Cartelle esattoriali, queste non devono essere pagate: ecco cosa dice il Decreto

Ottime notizie per alcuni debitori, ci sono cartelle esattoriali inesigibili che, dunque, non dovranno essere pagate. Siete tra i fortunati?

Il Decreto Riscossione porta notizie positive per gli italiani. Ci sarà un discarico dei debiti inesigibili con conseguente decadenza dall’obbligo di pagamento. Scopriamo quali sono le cartelle a cui si fa riferimento.

Quali cartelle esattoriali non si pagano
Il Decreto che cancella le cartelle esattoriali (Cityrumors.it)

L’arrivo di una cartella esattoriale getta i debitori nel panico. Dover pagare ingenti cifre per un errore, una dimenticanza o perché impossibilitati a far fronte ad un pagamento sembra una cattiveria ma la propria posizione va regolarizzata per evitare conseguenze spiacevoli. Continuare a non pagare il debito, infatti, può portare al pignoramento dei beni, dello stipendio, del conto corrente. Meglio chiedere una rateizzazione e procedere con il pagamento poco per volta facendo attenzione a non saltare le rate o la dilazione sarà cancellata.

Attenzione, esistono dei debiti inesigibili ossia che non possono più essere riscossi. Significa che le cartelle esattoriali che li contengono vengono cancellate e il debitore non dovrà più pagare alcuna somma. Il discarico dei debiti è stato inserito nel Decreto 110 del 2024 e ha generato diverse polemiche dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo scorso 7 agosto 2024.

Chi potrà evitare di pagare i debiti grazie al Decreto 110

La novità entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025. Secondo il discarico le cartelle esattoriali affidate all’Agenzia delle Entrate-Riscossione verranno restituite all’ente creditore se, passati cinque anni, non saranno state riscosse. La riscossione, nello specifico, dovrà avvenire entro il 31 dicembre del quinto anno successivo altrimenti scatterà l’automatico discarico.

Discarico cartelle esattoriali, come funziona
Novità cartelle esattoriali dal 1° gennaio 2025 (Cityrumors.it)

L’ente che riceverà le cartelle, però, potrà affidarle nuovamente allo stesso ente di riscossione oppure decidere di cancellare il debito perché inesigibile. Il fine è permettere all’ente impositore di togliere le somme dai bilanci. Non tutte le cartelle, comunque, verranno cancellate anche se scatterà il discarico. Le polemiche sono state avanzate, giustamente, da chi paga sempre tutto. Siamo dinanzi ad un altro regalo nei confronti di chi evade mentre chi è in regola con i pagamenti non riceverà alcun premio.

Scendiamo nei dettagli della normativa. Nel terzo articolo comma 2 si legge che l’AdE può trasmettere in ogni momento all’ente titolare del credito in via telematica la comunicazione di discarico anticipato delle quote affidate dal 1° gennaio 2025. Questo a condizione che sia accertato il fallimento del debitore, l’assenza di beni del debitore oppure di nuovi beni rispetto a quelli già presi in considerazione e che sono risultati insufficienti per recuperare le somme.

Gestione cookie