Il tema delle case popolari è assai spinoso. Cosa dice la legge per i beneficiari della Legge 104? Una priorità che quasi nessuno conosce
Il welfare italiano offre, spesso, delle occasioni che la maggior parte dei potenziali beneficiari non conosce. Per esempio, i beneficiari della Legge 104 hanno una via maestra per ottenere una casa popolare. Ecco qual è il meccanismo da attivare per far valere un proprio diritto stabilito dal nostro ordinamento.
Il tema delle case popolari è, da sempre, molto sentito in Italia. Per vari motivi. L’emergenza abitativa nel nostro Paese, infatti, è un problema annoso. A partire dalla pandemia da Covid-19, poi, il nostro Paese ha subito e sta subendo una crisi economica importante, che ha creato una quantità enorme e inquietante di “nuovi poveri”.
Quindi, la richiesta di case popolari, negli anni, è cresciuta esponenzialmente. Purtroppo, però, gli immobili non sono sufficienti per tutti coloro che ne avrebbero diritto. E così, moltissime persone che versano in drammatiche condizioni economiche sono costrette ad aspettare mesi, in alcuni casi anche anni, prima di avere una assegnazione.
A questo, poi, si aggiungono le illegalità. Si pensi, per esempio, alle truffe sulle assegnazioni. Moltissime persone che non avrebbero diritto a un alloggio di residenza popolare e che, invece, alterando i dati e con complicità istituzionali, passano avanti ai reali aventi diritto. Di tanto in tanto, le Procure di varie parti d’Italia intervengono. Così come le forze dell’ordine intervengono sull’occupazione abusiva di questi immobili. Un tema che, nelle ultime settimane, è tornato alla ribalta anche a livello politico.
Insomma, la questione è delicata. Anche perché la materia è complessa. Non tutti, infatti, sanno di avere dei diritti. Per esempio, i beneficiari della Legge 104 (un pilastro del welfare italiano) avrebbero delle priorità per l’assegnazione. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
L’assegnazione delle case popolari si basa su una graduatoria specifica, stabilita da ogni Comune. Ovviamente, vi sono i requisiti di natura economica. Ma anche una condizione di invalidità civile può rendere un cittadino in grado di richiedere un alloggio popolare e di ottenerlo prima, a condizioni agevolate.
Hanno infatti un punteggio maggiore nelle graduatorie comunali coloro i quali hanno una percentuale di invalidità pari o superiore al 65%. Passa avanti in graduatoria anche chi ha nel nucleo familiare minori invalidi con problemi di deambulazione. Da certificare, poi, l’assistenza da parte di un centro sociale comunale da almeno sei mesi.
Ovviamente, non si deve essere proprietari di immobili e non si devono avere procedimenti di sfratto da altre case popolari nei cinque anni precedenti o di occupazione abusiva. Anche l’ISEE rappresenta un parametro fondamentale per l’assegnazione, in quanto serve a stabilire il valore del canone di locazione da versare. Si tratta, comunque, di criteri che variano da comune a comune.
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