Assegno INPS per NASPI, come calcolare l’importo? Guida per non perdere i vantaggi della misura e non commettere errori.
Possibili vizi ed irregolarità potrebbero compromettere la riuscita dell’ottenimento dell’assegno INPS per NASPI, cosa potrebbe succedere se non si calcola bene l’importo?
La Maternità è gestita in modo che ogni donna possa avere i sussidi di cui necessita, frutto del lavoro della politiche sociali in atto e del sistema vigente in Italia. Peccato che dietro le positività, ci sono dei piccoli tranelli ai quali fare attenzione. Si tratta di come calcolare correttamente l’importo che si riceve e non commettere errori.
Naspi, cos’è? La sigla indica la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, e consta in un ammortizzatore sociale vero e proprio legato al congedo parentale e alla maternità. Dal 2015 disciplinata dalla L.n. 22 del 2015, è stata poi integrata dalla Legge di Bilancio del 2022.
C’è da specificare che tutti coloro i quali si sono ritrovati nella situazione di disoccupazione involontaria, ottengono un’indennità dalla cadenza mensile chiamata sussidio di disoccupazione. Ma come calcolare correttamente la somma da percepire per quanto riguarda la NASPI? Ogni situazione ha le sue peculiarità, le quali determinano in maniera specifica la questione. Quali sono le condizioni per ottenerlo?
Calcolare l’assegno INPS per NASPI, guida imbattibile
Si può ottenere il sussidio di disoccupazione nel caso in cui si venisse licenziati, qualora ci fosse la condizione di dimissioni per giusta causa, e quando si trattano procedure di conciliazione. Il calcolo della NASPI però ha delle condizioni specifiche, tiene conto dei periodi di maternità obbligatoria e di congedo parentale al 30%, basta che sia posto in essere nel rapporto di lavoro. In entrambi i casi si tratta di contribuzione figurativa, fondamentale per il calcolo della NASPI.
Come calcolare l’assegno INPS per NASPI? Dopo aver tenuto conto del congedo parentale e della maternità obbligatoria al 30%, ci sono altri calcoli e percentuali da tenere in considerazione. Nel caso in cui venisse meno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato durato 5 anni, dopo aver usufruito sia del congedo che della maternità, ci si domanda se l’imponibile previdenziale sia quello riposto nel fascicolo INPS oppure sia pari a zero.
Con imponibile previdenziale si considera la base per calcolare quanto pagare per la pensione e per le tasse, un valore che si avvicina alla retribuzione lorda, ma che potrebbe differenziarsi per alcune deroghe legislative. Data la situazione, la risposta è che l’imponibile al quale far riferimento è quello che risulta nel proprio fascicolo previdenziale dell’INPS.
La NASPI può essere percepita per un massimo di due anni, di norma si deve calcolare la metà degli anni di lavoro negli ultimi quattro. L’importo è pari al 75% della retribuzione media mensile, se questa rientra o è comunque uguale a 1.250,87 euro. Se invece supera questo tetto, si somma il 25% sempre della differenza tra la retribuzione media mensile. Il valore massimo per il 2024 è di 1.550,42 euro.
