L’INPS ha comunicato la procedura per ottenere il bonus mamma in busta paga: la comunicazione necessaria per non perdere il diritto.
Come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, le madri lavoratrici a tempo indeterminato con due o più figli hanno la possibilità di accedere allo sgravio contributivo per una durata massima di due anni. Questo comporta un incremento in busta paga dovuto dall’assenza delle tasse che spettano alla lavoratrice, senza alcuna riduzione dei futuri contributi pensionistici.
In buona sostanza, le madri lavoratrici che rispettano i requisiti potranno ottenere un incremento di circa 100 euro in busta paga (in base al proprio reddito), per una durata di circa due anni, anche questo in base a determinati requisiti: un anno per chi ha due figli, e fino al 2026 per chi ha tre o più figli, di cui, almeno uno di minore età.
Ad oggi però, a non essere completamente chiara è la modalità di richiesta. Tale agevolazione non viene erogata in maniera totalmente automatica e non è scontato che perduri nel tempo. In alcuni casi, è addirittura necessario restituire l’importo concesso.
Come non perdere l’accesso al bonus mamma: la comunicazione INPS
Come si può leggere dal sito dell’INPS, per ottenere questa riduzione contributiva è necessario comunicare il codice fiscale dei figli direttamente al datore di lavoro o all’istituto. Per chi non ha provveduto inizialmente, è possibile farlo in autonomia. Questo passaggio è necessario non solo per ottenere l’agevolazione, ma anche per evitare il rischio di dover restituire gli importi dei bonus anticipati dai datori di lavoro.
A tal proposito, l’INPS ha reso disponibile un’applicazione per comunicare i codici fiscali dei figli e non rischiare la revoca dello sgravio contributivo per le lavoratrici dipendenti madri con due o più figli. Inoltre, è bene precisare che si rivela essenziale effettuare questa comunicazione entro le scadenze previste. Sul portale viene infatti ribadito che le dipendenti non registrate ai suoi servizi online o coloro che, pur essendo registrate, non ricevono la comunicazione, devono accedere autonomamente all’utility.
L’accesso all’applicazione può avvenire a partire da 45 giorni dopo la fine del mese in cui il datore di lavoro ha esposto per la prima volta i codici relativi all’esonero contributivo madri. La dichiarazione deve essere completata entro sette mesi da tale data e, in caso di esito negativo dei controlli dell’INPS, lo sgravio sarà revocato. Per questo motivo si rivela necessario agire prontamente, sia per non perdere il contributo, che per non doverlo restituire al proprio datore di lavoro.