Il condizionatore è un elemento indispensabile per molte persone, ma non tutti sanno come funziona la sua installazione in termini di leggi.
L’installazione di un condizionatore in condominio è un’operazione che richiede attenzione a una serie di normative per garantire il rispetto delle regole condominiali e la tranquillità dei residenti. Essendo spesso un apparecchio indispensabile molte volte si sorvola su queste precisazioni.
Ci sono novità che mettono chiarezza su eventuali permessi, questi ultimi di solito al centro di polemiche e litigi durante le riunioni di condominio.
Condizionatore in condominio: novità sull’installazione senza permessi
I condizionatori sono diventati indispensabili nelle nostre case. Tuttavia, per chi vive in condominio, l’installazione richiede il rispetto di normative specifiche. Prima di procedere, è fondamentale verificare se il Comune di residenza impone restrizioni particolari, come distanze da rispettare o autorizzazioni necessarie. Tali regole sono spesso più severe nei centri storici, dove l’obiettivo è preservare il decoro e l’integrità architettonica degli edifici.
Dal punto di vista edilizio, l’installazione dei condizionatori non richiede più autorizzazioni. Tuttavia, potrebbero sorgere complicazioni di tipo ambientale e paesaggistico. L’articolo 2 del D.P.R. 31/2017 stabilisce che non è necessaria l’autorizzazione ambientale per impianti di climatizzazione con unità esterna, purché siano installati su prospetti secondari o non visibili dallo spazio pubblico, o integrati nella configurazione esterna degli edifici.
Quando si intende installare un condizionatore sul proprio balcone, è necessario informare l’amministratore di condominio, che a sua volta dovrà comunicare la decisione all’assemblea. Non è richiesto un voto dell’assemblea per autorizzare l’installazione, ma è importante rispettare il decoro architettonico dell’edificio. Questo è l’unico aspetto su cui l’assemblea può intervenire, vietando l’installazione se compromette l’estetica dell’immobile.
La normativa prevede che l’installazione dei condizionatori rispetti le distanze minime per non interferire con le vedute panoramiche degli altri condomini. È necessario mantenere una distanza minima di almeno 1,5 metri sia in verticale che in orizzontale. Inoltre, l’impianto deve essere posizionato in modo da non compromettere la sicurezza dell’edificio e degli altri residenti.
Un altro aspetto fondamentale riguarda il rumore. L’impianto di climatizzazione non deve emettere rumori molesti che possano disturbare i vicini. L’articolo 844 del codice civile vieta le immissioni acustiche superiori alla “normale tollerabilità”. Se il condizionatore causa un eccessivo frastuono, si potrebbe essere obbligati a rimuoverlo e, in alcuni casi, a risarcire i danni.
Per riassumere, prima di procedere all’installazione di un condizionatore, anche se non vi è necessità di permessi, occorre verificare le eventuali restrizioni comunali, rispettare le distanze minime e assicurarsi che l’impianto non alteri il decoro architettonico né crei disturbi acustici, sono passaggi fondamentali per evitare controversie. Nonostante le semplificazioni, è essenziale mantenere una buona comunicazione con l’amministratore di condominio e, se necessario, con l’assemblea, per un’installazione serena e conforme alle normative vigenti.