Possibili novità per quanto riguarda il congedo parentale. L’Inps ha presentato una proposta che potrebbe cambiare molte cose
Il congedo parentale è una misura fondamentale per le famiglie. Si tratta, infatti, di una misura che permette alla madre o al padre di stare a casa per seguire da vicino il figlio nato da poco. Un aiuto che, come evidenziato da Gabriele Fava, presidente dell’Inps, in audizione in Parlamento, viene preso principalmente dalla donna e poco dall’uomo.
Un dettaglio da non sottovalutare se si pensa che con la nascita del bambino sono soprattutto le donne a lasciare il posto di lavoro e dedicarsi alla crescita del figlio. Per questo motivo l’Inps ha lanciato un qualcosa di particolarmente innovativo con l’obiettivo di invertire questa tendenza e diminuire il gap lavorativo tra i sessi. Precisiamo che al momento si tratta semplicemente di una idea, ma non è da escludere che in futuro possa diventare qualcosa di più.
Il congedo parentale di oggi e la proposta dell’Inps
Al momento l’ipotesi di un cambio dell’attuale congedo parentale è assolutamente una idea. Non c’è nei piani del governo una variazione della misura. Ma sicuramente la proposta presentata dall’Inps, dati alla mano, potrebbe rappresentare una svolta e dare una mano non sicuramente indifferente alle donne sul mondo del lavoro.
Stando a quanto riferito dall’Inps, nell’anno successivo alla nascita del primo figlio è probabile che una donna decida di lasciare il proprio lavoro sfruttando il congedo parentale per dedicarsi magari alla crescita del bambino. Una scelta che poi la porta a non continuare più con il proprio impiego. Un fenomeno che non si riscontra con i padri e per questo motivo il presidente Fava ha lanciato una nuova proposta: congedo parentale all’80% solo per gli uomini. Con questa mossa si dovrebbe consentire alle donne di proseguire a lavorare e ridurre il gap occupazionale fra i due sessi.
Il governo riflette sulla proposta dell’Inps?
Ad oggi è solamente una idea lanciata in audizione e che non dovrebbe portare delle modifiche. Naturalmente non è da escludere che lo stesso governo possa prendere in considerazione un qualcosa di simile soprattutto se dovesse dare dei risultati importanti per il mondo del lavoro.
Magari nei prossimi mesi saranno fatte tutte le valutazioni del caso e si proverà a capire se questa misura potrà essere inserita in manovra per capire gli effetti. Svolta possibile, quindi, per il congedo parentale, ma l’ultima parola spetterà all’esecutivo.