Conto corrente cointestato, quando scatta l’imposta di bollo? Tutto quello che c’è da sapere sulla tassa da pagare.
Sono sempre di più le persone che hanno attivato un conto corrente bancario, magari per conservare i propri risparmi, per accreditare lo stipendio o per altri motivi di lavoro. Per intenderci, sono 3 su 4 gli italiani che hanno deciso di aprire un conto, ossia il 75% dei cittadini.
È bene sapere che le tipologie di conto corrente sono diverse ed è possibile anche attivarlo online, per quanto riguarda i costi, a volte non ci sono cifre da pagare altre, invece, potrebbero essere stabilite delle commissioni per le operazioni. Non tutti sanno, però, che esiste l’imposta di bollo quando viene superata una soglia di giacenza media durante l’anno. Anche in questo caso, si fa riferimento all’istituto bancario che è stato scelto, dato che la tassa potrebbe non essere versata perché a carico della stessa banca.
Non tutti sanno che esiste una determinata tassa per i conti correnti che scatta solo a condizioni precise. Per chi non lo sapesse si fa riferimento all’imposta di bollo, introdotta 52 anni fa. Nello specifico si prevede il versamento di un importo al superamento di una soglia di giacenza media sul conto corrente nel corso dell’anno.
Quando accade tutto questo? Bisogna tenere a mente che il tributo scatta quando la giacenza media supera i 5mila euro nel momento esatto che la rendicontazione è stata inviata dall’istituto bancario. Per quanto riguarda l’invio è fondamentale sapere che può essere inviata con una frequenza diversa, ossia: trimestrale, semestrale o annuale. A deciderlo può essere la banca o, in alternativa, il cliente, tutto viene reso noto nel momento in cui si apre un conto.
Sta all’istituto bancario verificare l’ammontare della giacenza media. Come avviene il calcolo? Si va a tenere conto dei saldi giornalieri e si procede dividendo il numero di giorni in cui il conto è stato attivo. Per quanto riguarda, l’importo dell’imposta questa ammonta a 34,20 euro annuali, ma c’è da sottolineare un aspetto: la banca prenderà in esame la rendicontazione che inviata al cliente e la cifra sarà parametrata in base al periodo di frequenza di inoltro della documentazione. Per intenderci se il cliente ha scelto una rendicontazione trimestrale la cifra da pagare sarà di 8,55 euro ogni tre mesi, mentre se si procede con l’invio semestrale si pagheranno 17,10 euro ogni sei mesi. Quest’ultima verrà addebitata direttamente sul conto della banca, ma attenzione se si è titolari di più conti il versamento dovrà riferirsi ad ogni conto e si terrà conto delle modalità succitate. Un aspetto va sottolineato per società, aziende o associazioni l’importa da versare è di 100 euro all’anno e in questo caso non verrà presa in esame la giacenza media annuale. Cosa accade, però, se il conto è cointestato? Quanto si andrà a pagare? È bene sapere che la soglia che fa scattare anche in questo caso la tassa è sempre di 5mila euro perché l’imposta si rifà ad ogni conto, dunque la cifra da pagare annualmente è di 34,20, non verrà presa in considerazione il numero di titolari.
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