Tutti coloro che hanno sottoscritto il mutuo per la propria casa prima del 2016 devono fare estremamente attenzione ad una clausola non di poco conto. Attenzione, visto che le conseguenze sono serie.
Nel momento in cui si sottoscrive un mutuo, si compie senza ombra di dubbio un grande passo. Si tratta di una operazione che solitamente è finalizzata o all’acquisto di una casa o alla sua ristrutturazione e rappresenta per molte famiglie il massimo sforzo in termini economici della propria vita. D’altronde è noto il ruolo che ha la casa per tutti quanti noi. Molto spesso, però, le cose cambiano, ed in maniera molto importante, velocemente ed alcuni passaggi possono sfuggire.
D’altronde, essendo un accordo di natura economica sottoscritta con la banca, che chiaramente fa i suoi interessi, è sempre meglio leggere attentamente le carte per evitare delle beffe. In tal senso, per alcune persone c’è un rischio ulteriore da tenere in considerazione e che può essere davvero molto doloroso. Riguarda solo ed esclusivamente coloro i quali hanno sottoscritto un mutuo prima del 2016, dal momento che poi successivamente le cose sono cambiate. Andiamo a vedere di che cosa si tratta in maniera precisa e dettagliata.
Sia dal punto di vista normativo che per quanto riguarda le politiche che adottano le banche, molto spesso simili tra di loro. In tal senso, c’è una differenza sostanziale tra coloro i quali hanno sottoscritto il mutuo prima del primo luglio del 2016 e chi, invece, ne ha firmato uno dopo questa data. Prima di procedere illustrando questa differenza sostanziale, però, è giusto sottolineare che in caso di mancato pagamento di un tot di rate, si procede con il pignoramento della stessa, che sarà messa all’asta.
Coloro i quali hanno un mutuo antecedente al primo luglio del 2016, infatti, dopo 7 rate non pagate, anche non consecutive, rischiano che la banca possa annullare il contratto e chiedere il risarcimento in una sola soluzione. Se non si hanno le possibilità di farlo, allora si procede con il pignoramento della casa. Dopo il 2016, però, le cose sono cambiate dal momento che adesso lo stesso provvedimento parte solo dopo 18 rate non pagate. Andiamo a vedere cosa è cambiato.
Ad essere decisivo per questo cambiamento che dà sicuramente una maggiore protezione ai cittadini ed a coloro i quali sottoscrivono un mutuo è il Decreto Legislativo n. 72/2016. Si tratta di un qualcosa di capitale importanza, dal momento che mette al sicuro tantissime persone. Attenzione, però, dal momento che la legge non è retroattiva. Se hai un contratto sottoscritto prima del primo luglio 2016 fai attenzione.
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