Il presidente americano ha preso una decisione che ha dato un sospiro di sollievo a tanti paesi che stavano andando in crisi
Un passo indietro. Una decisione che rimette un po’ tutto in discussione, ma solo per un po’. Già per 90 giorni, il tycoon ha deciso di stoppare la situazione legata ai dazi. Non si sa se per strategia o per trovare una trattativa migliore con gli altri paesi che stavano un po’ soffrendo.

Le parole del primo pomeriggio di Donald Trump non avevano fatto presagire il meglio, vista la situazione, come la frase relativa al “baciare il suo di dietro vista la situazione“, ma alla fine la decisione del presidente americano Donald Trump di sospendere i dazi reciproci per 90 giorni fa tirare un sospiro di sollievo a tanti governi, ma non alla Cina che invece non rientra in questa pausa. Almeno per il momento.
Una scelta che ha fatto gioire il governo italiano con tanto di parole di distensione da parte di Giorgetti che ha preso atto “dell’iniziativa di Trump, che apprezzo, ha capito esattamente l’obiettivo, era quello su cui al G7 chiedevo di orientare la nuova Amministrazione americana. Vedremo“.
Ora una trattativa seria con Trump
Non si è parlato del tema dei dazi in Consiglio dei ministri, ma la contromossa dell’inquilino della Casa Bianca serve a rasserenare gli animi pure nel centrodestra. Anche perché “si rischiava una fase veramente complessa, se la guerra commerciale dovesse diventare strutturale ci sarebbe una ricaduta nei consensi“. Ma la virata del presidente americano potrebbe rappresentare, si ragiona ora nel centrodestra, un buon viatico per la visita del presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Washington.
Dopo le accuse delle forze dell’opposizione di una intenzione dell’Italia di abbassare la testa di fronte alle iniziative degli Usa. Da Bruxelles l’iniziativa della premier viene vista in maniera favorevole. Perplessità sono state espresse, invece, dalla Francia che ha poi corretto il tiro. “Conoscendo il carattere di Meloni, non e’ certamente una persona che non va a parlare a schiena dritta“, ha detto Tajani.

“Mi unisco a chi vede nell’invito a Washington della premier Giorgia Meloni del 17 aprile un motivo di speranza in più per garantire gli interessi italiani ed europei“, ha affermato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, secondo il quale occorre “conoscere i danni reali che i dazi faranno e lo faremo con l’Unione Europea”.