Nel caso in cui le spese siano state sostenute tramite versamento bancario, postale o pagamento tracciabile, è possibile richiedere la detrazione degli oneri.
Il contribuente può richiedere la detrazione degli oneri dimostrando l’utilizzo di pagamenti tracciabili, mostrando quindi una prova cartacea della transazione con ricevuta bancomat, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA. In mancanza di tale documentazione si può ricorrere all’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale.
La detrazione degli oneri non è invece applicabile nel caso di pagamenti di spese sostenute per prestazioni sanitarie erogate da strutture pubbliche o convenzionate con il Sistema Sanitario Nazionale, per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici. Considerando poi le fasce di reddito, le detrazioni fiscali si riducono per lo scaglione che va dai 120.000 e i 240.000 € fino ad azzerarsi al superamento dei 240.000 €.
Mentre per le fasce di reddito più basse, come un reddito complessivo che non supera i € 15.494, le detrazioni sono di 300€ e di € 150 per un reddito compreso tra i € 15.494 e € 30.987. Vi sono comunque dei casi specifici che è opportuno conoscere per sapere in quali casi è possibile ottenere la detrazione degli oneri. Andiamo a vederli di seguito in questo articolo.
Detrazione degli oneri: quando ottenerli
Se risiedi in una casa in affitto con contratto a canone concordato potrai usufruire di una detrazione di € 496 se il reddito complessivo non supera € 15.494 e di € 248 con reddito compreso tra € 15.494 e € 30.987. Mentre per inquilini fino a 31 anni che si trasferiscono dall’abitazione principale dei genitori la detrazione è del 20% del canone fino a un massimo di 2.000 euro se il reddito complessivo non supera € 15.494.
Le misure prevedono sgravi fiscali anche per i lavoratori dipendenti trasferiti in regione diversa o almeno a 100 km da quest’ultima per i primi 3 anni: la detrazione è di € 992 se il reddito complessivo non supera € 15.494 e di € 496 se il reddito complessivo è compreso tra € 15.494 e € 30.987. Per i proprietari di casa invece è possibile detrarre il 19% sugli interessi passivi pagati fino a un massimo di € 4.000 per l’acquisto.
Oltre alle misure sull’abitazione, che sia in affitto o di proprietà, e i bonus previsti sulle ristrutturazioni e case green (che non elencheremo in questo articolo), lo Stato offre la possibilità di detrarre ulteriori spese, come gli abbonamenti ai mezzi pubblici locali, regionali e interregionali, da cui si può detrarre il 19% su una spesa massima di € 250.
È possibile detrarre il 19% per delle spese sostenute per le rette dell’asilo nido dei figli per un importo massimo di € 632 per figlio. Alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie si può detrarre il 19% per un importo massimo di € 800 per ciascun alunno e il 19% di spese sull’intero importo per la frequentazione di corsi di laurea-perfezionamento nelle università statali.