Il governo determina, sia per i disabili che per i familiari che ne gestiscono la condizione, un pacchetto di aiuti e agevolazioni.
Queste sono fondamentali al fine di sostenere le famiglie attraverso delle condizioni differenti che riguardano il lavoro, la vita quotidiana, le spese. Ogni anno talvolta cambiano, quindi sia sul piano economico che su quello pratico organizzativo è doveroso fare attenzione per comprendere ciò che viene annualmente variato da quelle che sono le opzioni stabili a lungo termine.
In Italia sono 3.5 milioni gli italiani che si trovano in condizioni di disabilità. Con la legge 104 però è possibile accedere ad una molteplicità di benefici aggiuntivi che, tuttavia, non sono disponibili per tutti ma solo per una parte poiché non tutti i disabili hanno al contempo anche la suddetta legge. La questione è stata aggiornata proprio di recente, ad agosto 2023, con l’inserimento del congedo biennale per il partner. Ovvero la persona che assiste un malato può avere una situazione agevolata sul lavoro.
Aiuti disabili in Italia: cosa dice la legge
Per ottenere questi benefici la disabilità non deve solo sussistere ma essere accertata, questo vuol dire dare seguito alla richiesta mediante il medico che avvia una procedura apposita per la valutazione con commissione medica dell’ASL. Dopo le visite e gli accertamenti arriva la convalida e quindi l’attivazione di tutto ciò che ne deriva. In alcuni casi può essere una condizione temporanea, in altri invece a lungo termine. I tempi in Italia non sono proprio velocissimi, la prima visita medica richiede almeno 30 giorni, poi ci sono vari step da seguire e, in caso di rigetto, si ricorre al giudice.
Un elemento importante, che probabilmente decadrà al 31 dicembre 2023, è lo smart working per lavoratori disabili. Questo infatti è stato esteso fino al termine dell’anno e più in generale applicabile per tutti i fragili, quindi anche per coloro che non hanno una patologia riconosciuta come disabilità. Il tutto al fine di facilitare la possibilità di lavorare senza per questo esporsi ad un problema di salute.
Una detrazione importante in termini economici è quella che riguarda il 730 poiché le persone disabili possono inserire all’interno tantissimi prodotti diversi con detrazione del 19%, si va da ausili acquistati per scopi personali come ad esempio computer e smartphone, alle spese mediche specifiche o prodotti comunque di tipo sanitario. Si possono anche scaricare i costi del personale laddove si abbia bisogno di assistenza. C’è un vasto pacchetto di aiuti.
Per coloro che hanno figli con disabilità invece è previsto l’Assegno Unico maggiorato, sono anche previste borse di studio agevolate che non rientrano nel calcolo del reddito finale. Il tutto può essere fatto autonomamente mediante sito dell’INPS (una volta attivo il riconoscimento) oppure mediante CAF e patronati abilitati.