Tutte le questioni delle pensioni passano attraverso l’INPS, anche quelle di competenza di altri uffici. Ecco le novità per i pensionati.
Quando si parla di pensioni di inabilità e reversibilità sappiamo tutti che l’erogazione è di competenza dell’INPS. Tuttavia ci sono alcuni passaggi di queste pensioni che in precedenza non passavano attraverso l’istituto di previdenza italiano, come ad esempio le commissioni mediche che accertino il diritto di ottenere determinate pensioni statali. Ecco cosa è cambiato.
Oggi tutti i passaggi legati a pensione di inabilità e di reversibilità sono di competenza dell’INPS. Per quanto riguarda la pensione di inabilità un passaggio fondamentale era quello delle commissioni di accertamento medico. Queste avevano il compito di verificare se il richiedente avesse i requisiti necessari per accedere alla pensione di inabilità proposta dallo Stato italiano. Questo compito per le richieste di pensione di inabilità del settore pubblico ricadeva sulle commissioni mediche del Ministero dell’Economia e delle Finanze, mentre adesso è appannaggio unico dell’INPS.
La pensione di inabilità e idoneità al lavoro necessita di una valutazione da parte di una commissione medica che mostri come il richiedente sia effettivamente in una condizione fisica grave tale per cui abbia diritto alla pensione di inabilità prevista dalla legge italiana. Nel caso dei lavoratori pubblici questa commissione medica è di competenza diretta dell’INPS e non di altri uffici. Ne consegue che le richieste di accertamento sanitario per l’idoneità, inidoneità o inabilità lavorativa devono essere presentate all’INPS tramite l’apposito portale online. Questo vale anche nei confronti dei familiari superstiti con titolo a pensione indiretta o di reversibilità.
ASSEGNO INPS BLOCCATO
Si tratta di una novità perché precedentemente le commissioni di accertamento medico erano sotto la direzione del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Per questo riguarda le pensioni di reversibilità, queste sono le pensioni riservate ai familiari superstiti di pensionati che possono accedere ad una forma di pensione integrativa per mantenere un’entrata economica necessaria per il mantenimento del tenore di vita precedente. Questa prende la forma della pensione di reversibilità.
Anche in questo caso una commissione dell’INPS deve prendersi carico di verificare che il richiedente della pensione di reversibilità abbia i requisiti necessari per avere diritto a tale prestazione. In ogni caso l’ultima parola per decidere se una persona richiedente ha o meno diritto alla prestazione previdenziale per cui sta presentando ce l’ha sempre l’INPS.
Accertamento INPS
Per questo motivo assieme alle richieste per le pensioni specifiche, i richiedenti sono tenuti ad inviare all’INPS, sempre attraverso l’apposito portale online, anche le richieste per gli accertamenti medici del caso. Questo vale in particolare per la pensione di inabilità lavorativa, per la pensione di reversibilità, ma anche per le pensioni di guerra e pensioni ai superstiti.
In ognuna di queste circostante l’INPS è responsabile della commissione medico-legale che dovrà accertarsi della situazione dei singoli richiedenti e se questi hanno o meno diritto a ricevere le prestazioni pensionistiche per cui fanno domanda.
