Donazione di immobili. Cosa può succedere per quel che riguarda le detrazioni fiscali. Tutte le novità in merito per i cittadini.
Un tema sempre particolarmente delicato per i cittadini è quello che riguarda la donazione dell’immobile in cui si vive a un figlio. In questi casi il consiglio degli esperti è sempre lo stesso, cioè valutare al massimo ogni possibile scenario, ogni variabile, creare insomma le condizioni per un passaggio di proprietà quanto più conveniente possibile per entrambi i soggetti, immaginando anche ipotetici scenari futuri.
Una delle tematiche che negli ultimi anni hanno riguardato più che mai da vicino i cittadini è stata sicuramente quella del Superbonus ed Ecobonus per quel che riguarda ristrutturazioni di immobili. Un elemento che, cosi come anticipato ha riguardato milioni di cittadini negli ultimi tempi. Di conseguenza, tale situazione può aver invaso, per cosi dire, anche altri ambiti, come per esempio quello della donazione di un immobile o della nuda proprietà con specifiche evoluzioni.
Donare casa ai figli: come affrontare al meglio il tema detrazioni fiscali
Per quanto riguarda proprio il Superbonus ed Ecobonus in merito a eventuali fatture pagate da genitori relative a immobili o donati in nuda proprietà ai figli c’è da considerare, per esempio a chi spetta il pagamento dei relativi conti. A godere delle detrazioni, dunque, sarà l’usufruttuario o il nudo proprietario? La realtà dice che la detrazione relativa alle fatture può spettare a entrambi i soggetti. Tutto dipende da chi ha praticamente pagato per i lavori eseguiti.
Di conseguenza, ribadendo il concetto sarà il soggetto che ha di fatto pagato i lavori effettuati a godere delle relative detrazioni nel caso in cui siano previste per regolamento, cosi come per i casi di Superbonus o Ecobonus. Stesso discorso, di conseguenza, nel caso di locatari, comodatari, nudi proprietari e usufruttuari che pagano i lavori.
Le spese in questione, per essere poi successivamente detratte hanno bisogno, come risaputo di specifiche modalità di pagamento. I metodi in questione sono bonifico bancario o postale con le relative causali di versamento, cosi come indicato dai regolamenti, codice fiscale del beneficiario della successiva detrazione e partita IVA o sempre codice fiscale di chi effettua il pagamento. Il discorso insomma appare a questo punto più che mai chiaro. Chi paga gode delle detrazioni, al di la di quella che può essere la singola situazione relativa all’immobile in questione.