È l’alternativa economica del pellet, costa la metà ma in pochi lo conoscono

Il pellet è un combustibile ampiamente utilizzato ma esistono anche altre alternative più economiche che non tutti conoscono.

Quando le stufe a pellet hanno subito il lancio sul mercato è stato un vero e proprio boom, prezzi bassi e ovviamente grande risparmio rispetto ai costi dei termosifoni. Negli ultimi mesi c’è stato un aumento esponenziale del prezzo del materiale e quindi i costi vivi per gli utenti sono aumentati, ciò ha spinto progressivamente verso alternative più economiche.

alternativa pellet
Cosa usare in alternativa al pellet per risparmiare (cityrumors.it)

Il pellet è uno scarto del legno naturale che viene venduto sotto forma di piccoli pezzetti tubolari. Comodo da gestire e da utilizzare, ottimale per la diffusione del calore ma, per fortuna, non unico materiale adatto alla combustione.

Alternativa economica al pellet: a cosa fare attenzione

Per scegliere un prodotto però non bisogna guardare solo al costo effettivo quindi alla spesa ma rapportare anche alla durata dello stesso, altrimenti cià che sembra un risparmio si traduce solo in un costo inferiore ma anche in una durata più breve.

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Il prodotto efficiente per le stufe domestiche (cityrumors.it)

Un prodotto molto valido in questo senso è il nocciolino che si ricava appunto dalle noccioline. Questo sta diventando una validissima alternativa e viene prodotto con scarti derivanti anche da noccioli di olive, pistacchi, gusci. I vantaggi non sono solo nel prezzo. Questo combustibile è generato dalla pressatura a secco quindi quando viene riscaldato ha un ottimo potere ma produce più ceneri, almeno il 10% rispetto al legno.

Poiché viene ricavato da una varietà di prodotti bisogna scegliere con attenzione la tipologia. Altrimenti il rischio è di perdere soldi e non ottimizzare l’acquisto. Ogni tipologia ha un potere calorifero diverso e bisogna acquistare quello con il tasso maggiore, che sarà anche il più caro. Ad esempio c’è quello al 12% o al 30%, tutto dipende anche dall’umidità. Tale combustibile non produce fumi tossici, non contiene grassi animali o vegetali ed è sicuro. Quindi l’unica differenza è nella cenere che si genera, una questione che comunque non invalida la funzionalità.

Si può anche pensare di unire questo al pellet per creare una miscela e quindi abbattere i costi in parte, oppure utilizzare solo il nocciolino facendo molta attenzione, acquistando un prodotto di ottima qualità.

È inutile orientarsi su quello che costa meno perché farà risparmiare ma sicuramente non è assolutamente comparabile come prestazioni al risultato che si ottiene con il pellet (attenzione anche al tipo di stufa che non deve essere solo a pellet ma a policombustibili, altrimenti non si può usare).

Questa è una fonte ecosostenibile e molto efficiente, permette di risparmiare sulle bollette e soprattutto di scegliere un materiale che consente di avere un impatto limitato sull’ambiente.

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