L’Istat ha diffuso pochi minuti fa le stime preliminari del tasso di posti vacanti riferite al secondo trimestre 2024.
I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica si riferiscono a tutte le imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi. Nelle statistiche è incluso anche il sottogruppo delle aziende con almeno 10 dipendenti. Nel secondo trimestre 2024, insomma, il tasso di posti vacanti destagionalizzato, per il totale delle imprese con dipendenti, è diminuito di 0,1 punti percentuali rispetto al livello del trimestre precedente, attestandosi al 2%.
In particolare, la diminuzione osservata per il totale economia è dovuta al contributo negativo da parte dell’industria. Ciò ha fatto registrare una variazione negativa di 0,2 punti percentuali. Dal lato dei servizi si è rilevato, invece, un contributo positivo di 0,1 punti percentuali. Per le imprese con almeno 10 dipendenti il tasso di posti vacanti è fermo all’1,7%, in diminuzione nell’industria.
I posti vacanti si riferiscono alle ricerche di personale che, alla data di riferimento (ovvero l’ultimo giorno del trimestre), sono iniziate e non ancora concluse. Si tratta di posti di lavoro retribuiti (nuovi o già esistenti, purché liberi o in procinto di liberarsi) per i quali il datore di lavoro cerca, attivamente e al di fuori dell’impresa, un candidato adatto. Ed è disposto a fare sforzi supplementari per trovarlo.
Il tasso di posti vacanti è dato dal rapporto percentuale fra il numero di posti vacanti e la somma di questi ultimi con le posizioni lavorative occupate. Tale indicatore può fornire informazioni utili per interpretare l’andamento congiunturale del mercato del lavoro, dando segnali anticipatori sul numero di posizioni lavorative occupate. I dati, come già accennato, si riferiscono alle imprese dell’industria e dei servizi.
Le statistiche si basano su due rilevazioni. La prima concerne la rilevazione mensile sull’occupazione, gli orari di lavoro, le retribuzioni e il costo del lavoro nelle grandi imprese (Gi), condotta sulle imprese con almeno 500 dipendenti. La secondo riguarda i posti vacanti e le ore lavorate, condotta sulle imprese fino a 499 dipendenti. Nel mese di giugno, invece, era stata registrata una diminuzione del tasso dei posti vacanti di 0,3 punti nel confronto congiunturale e di 0,2 in quello tendenziale.
Si era osservata la crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti, con un aumento pari allo 0,8%, di entità lievemente inferiore nella componente a tempo pieno (+0,7%) rispetto a quella a tempo parziale (+0,9%). In termini tendenziali la crescita delle posizioni dipendenti era più marcata, pari a 2,8% nel totale, lievemente superiore per i full time (+2,9%) rispetto ai part time (+2,6%).
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