Economia italiani, segnali sempre più incoraggianti: i numeri parlano chiaro e sono in crescita
Arrivano delle importanti notizie che riguardano il mondo dell’economia italiana. Nella serata di venerdì 19 aprile c’è stata la promozione da parte di “Standard and Poor’s” che ha confermato la tripla B al debito dell’Italia con degli outlook “stabili”. La conferma di questi importanti passi in avanti arriva direttamente dal centro studi di Confcommercio che, sul primo trimestre di quest’anno, evidenza una crescita dello 0,3%.
Segnali più che positivi visto che, la prima stima, riportava un incremento dello 0,1%. Una spinta che porta l’incremento sullo stesso trimestre dello scorso anno allo 0,5%. In arrivo delle importanti notizie anche per quanto riguarda l’inflazione dopo che, nel mese di marzo, c’è stata una accelerazione non da poco (per la precisione +1,2%) mentre in questo mese di aprile dovrebbe ritornare all’1% su base annua.
Economia italiana, soddisfazione Giorgetti: il punto della situazione
Non si è fatta attendere la nota emanata direttamente da Confcommercio che ha precisato: “La nostra economia, pur vivendo un periodo non particolarmente dinamico, continua a trovare importanti spunti di vivacità, provenienti soprattutto dal settore dei servizi e, con particolare forza, dal turismo degli stranieri. Sono ancora soddisfacenti le dinamiche occupazionali che, a loro volta, sostengono i redditi e i consumi“.
In merito a tutte queste buone notizie, però, c’è anche da sottolineare qualcosa di negativo. In particolar modo le agevolazioni fiscali del passato. In particolar modo quelle che il Superbonus ha procurato insieme ad altri sconti fiscali per l’edilizia. A precisare il tutto ci ha pensato Unimpresa con una nota in cui ha rivelato gli ultimi dati. Una partita di giro sui conti pubblici che superano i 40 miliardi di euro (per la precisione 41,6).
Questi i dati degli ultimi tre anni: 6,4 miliardi nel 2022, 20,9 miliardi nel 2023 e 14,3 miliardi nel 2024. La maggior parte di questi numeri arriva direttamente dal Superbonus 110% che vale il 76,2% del totale, vale a dire 31,7 miliardi su quasi 42 miliardi complessivi. Anche se, come annunciato il quotidiano “Il Giornale“, si tratta solamente di un conto parziale e che non vede i 219,5 miliardi per tutti i bonus fiscali su lavori edilizi concessi dal 2021 al 4 aprile scorso.
Questa la nota di Unimpresa: “La gestione del Superbonus, sul piano della finanza pubblica, non è stata ottimale. Fin dall’inizio, sarebbe stato necessario accompagnare la regola con procedure di autorizzazione preventiva”.