Per gestire l’operazione sarà creato un consiglio indipendente composto da 50 residenti in Austria, eletti tra 10mila persone selezionate a caso da un noto istituto democratico nazionale
La giovane ereditiera austro-tedesca, Marlene Engelhorn, discendente di Friedrich Engelhorn, il fondatore dell’azienda chimica e farmaceutica tedesca Basf, ha deciso di creare un gruppo di cittadini per decidere come donare parte della fortuna avuta in eredità dalla nonna, pari a circa 25 milioni di euro.
La Engelhorn ha sottolineato come la ricchezza in Austria, uno dei Paesi con il più alto reddito pro capite in Europa, è distribuita in modo diseguale: l’1% dei più ricchi, circa 40.000 famiglie, controlla il 50% del patrimonio nazionale. Secondo l’ereditiera, questo squilibrio ha un effetto negativo sul tessuto sociale, sul sistema politico e sui media, tanto da mettere la democrazia in pericolo di fronte all’influenza sproporzionata di alcune persone ricche.
Marlene Engelhorn, erede dell’impero farmaceutico tedesco BASF, ha annunciato a Vienna che donerà gran parte della sua fortuna, 25 milioni di euro, ricevuti dopo la morte della nonna, per restituirli alla società e stimolare così un dibattito sull’imposta di successione, che nel suo Paese non esiste, dopo essere stata ufficialmente abolita nel 2008. L’attivista e filantropa ereditiera, che già in passato si era battuta chiedendo più tasse per i super ricchi, ha annunciato che creerà un comitato di 50 cittadini scelti a caso, regolarmente retribuiti, che dovranno decidere come distribuire la fortuna ereditata, decisione sulla quale lei non avrà alcun peso e che verrà presa in completa autonomia da questo particolare comitato. “Se i politici non fanno il loro lavoro, allora devo ridistribuire io stessa la mia ricchezza”, ha dichiarato Marlene alla Bbc. “Molte persone faticano ad arrivare a fine mese con un lavoro a tempo pieno e pagano le tasse su ogni euro guadagnato dal lavoro. Lo considero un fallimento della politica e, se la politica fallisce, allora i cittadini devono affrontarlo da soli”, ha concluso l’ereditiera.
Engelhorn ha pertanto inviato a 10.000 persone, selezionate a caso in Austria, una lettera, chiedendo loro di completare un sondaggio e tra coloro che lo completeranno, lei restringerà poi il campo a 50 persone di diversa estrazione, rappresentanti la popolazione austriaca, che poi la aiuteranno a sviluppare idee su come distribuire il denaro. I componenti del gruppo chiamato “Buon Consiglio per la Redistribuzione”, prenderanno parte, a Salisburgo, a una serie di incontri in cui offriranno idee e progetti. Ciascun componente del team riceverà 1.200 euro a settimana quale indennizzo. La Engelhorn, infatti, questa volta non vuole ricorrere alle tradizionali forme di filantropia, come la creazione di fondazioni benefiche private, a suo avviso strumenti che danno ai ricchi che vogliono fare beneficenza un potere che non dovrebbero avere. “La redistribuzione è un processo che non dovrebbe coinvolgere solo me”, ha affermato, da qui l’idea di creare questa commissione di semplici cittadini scelti a caso, anzi autocandidatisi per trovare la soluzione migliore per l’Austria.
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