Ottenere l’eredità spesso comporta pro e contro, da un lato le rendite e dall’altra i debiti che sono connessi.
Quando si ereditano dei beni da un proprio amico o familiare bisognerebbe sempre fare attenzione perché accettarli vuol dire di fatto prendere tutto ciò che ne deriva, che non sono necessariamente solo fondi e beni ma possono essere anche condizioni debitorie a cui bisogna provvedere.
Molti non lo sanno e quindi pensano, una volta contattati dal notaio, di essere finalmente in possesso di un bel gruzzoletto. Eppure, quella stessa condizione potenzialmente ottimale, può rivelarsi totalmente differente dal punto di vista pratico.
Eredità, come averla rinunciando ai debiti
L’eredità di una persona è tutto ciò che questa ha lasciato nel momento in cui è venuta a mancare, quindi da un lato i beni e dall’altra i debiti. Non vuol dire solo fondi, case, oggetti preziosi ed è giusto specificarlo perché è ciò a cui nessuno pensa, per ritrovarsi dopo nei guai.
La legge però è molto chiara e bisogna conoscerla in maniera approfondita per poter avanzare ogni ipotesi e soprattutto capire come poter beneficiare dell’eredità senza per questo farsi carico di debiti che non riguardano la propria persona.
Quando viene notificata un’eredità, prima di accettare o rifiutare, bisogna sempre chiedere apposita documentazione per conoscere la situazione generale così da avere un quadro chiaro soprattutto dei debiti altrimenti ci si lascia trarre in inganno dai beni in eredità e si finisce con il pagare più di quanto ricevuto.
Secondo quanto stabilito dalla legge infatti, le multe e le cartelle che sono aperte con il Fisco, non devono essere saldate dagli eredi. Questo vuol dire che anche accettando l’eredità è vero che ci si fa carico dei debiti del defunto ma non di tutti, solo di alcuni perché altri non sono considerati validi in quanto legati alla persona e non al patrimonio. Quindi, una volta fatta la successione per la trasmissione dei beni, alcuni di questi saranno validi ed altri no, laddove dovessero comunque comparire nella condizione debitoria si può poi fare ricorso per vie legali affinché quella determinata cifra venga estinta.
Secondo la Cassazione infatti quando l’interessato da questi debiti decede, di fatto la sanzione è interrotta. Le leggi tributarie infatti prevedono sanzioni che vanno a decadere con il decesso. Ciò avviene per questo tipo di debiti ma non è generalizzabile per tutti e bisogna fare attenzione perché altri tipi di debiti restano e quindi andranno saldati da colui che accetta l’eredità. Tutti hanno comunque sempre la possibilità di respingerla, quindi di non accettare alcun bene e nemmeno i debiti.