Roma o Riad per Expo 2030? La decisione potrebbe essere presa martedì, ma per Massolo, presidente del Comitato della Capitale, la partita è ancora aperta.
Manca sempre meno al primo giorno decisivo per quanto riguarda Expo 2030. Martedì a Parigi saranno svelati i voti e si capirà se Riad avrà vinto al primo turno oppure si dovrà passare dal ballottaggio. “Il vantaggio saudita è importante – ammette Massolo in un’intervista a Il Messaggero – anche se forse non sufficiente per chiudere subito la partita. Per conquistare il successo già martedì servono i due terzi dei voti del Bureau. E con un ballottaggio si aprirebbe una nuova sfida“.
Che Roma proverà a giocarsi nel migliore dei modi. “Faremo di tutto per aumentare i nostri consensi – conferma il presidente del Comitato Roma 2030 – dovremo fare i conti anche con la concorrenza della Corea del Sud, temibile anche per il sostegno delle grandi aziende coreane alla candidatura. Di certo che vinca il migliore“.
“Roma non si è mai sentita sola”
E’ stata una corsa che Roma non ha fatto da sola. “Abbiamo avuto sempre il sostegno di tutti – sottolinea Massolo – aziende, università, organizzazioni, governo, Quirinale. Ci siamo mossi passo per passo e questo mi fa piacere“.
La partita non è finita e si proverà a giocare le ultime carte. “Stiamo girando per le capitali – sottolinea ancora l’ambasciatore per Roma – e continua anche la campagna a Parigi. Comunque vada, resterà la lezione di un Paese che ci ha creduto fino all’ultimo e accettato la sfida“.
“E’ stata una campagna lunga”
La partita non è ancora finita, ma per Massolo è l’occasione di fare anche un resoconto di questi mesi: “Siamo pronti a giocarci le ultime carte di una lunga ed entusiasmante campagna. Abbiamo incassato un sostegno trasversale e il Bie ha definito il nostro progetto come migliore per concezione e sostenibilità. Naturalmente vedremo quale sarà la decisione finale“.