Bollette troppo salate? Fai attenzione a questo particolare per poter richiedere immediatamente un rimborso dell’intera cifra.
La crisi sanitaria, il lockdown, il conflitto in Ucraina e i nuovi DPCM, hanno sferzato un duro colpo all’economia italiana, mettendo in crisi molti consumatori. Per tante famiglie italiane risulta difficile arrivare a fine mese e coprire tutte le spese previste, tra cui le ingenti somme richieste dai servizi di luce e gas.
Negli ultimi mesi sono aumentate esponenzialmente le segnalazioni dei consumatori sul “caro bollette”. Il caso più eclatante sta interessando di recente le bollette del gas che, a causa di alcuni cambiamenti contrattuali improvvisi e l’aumento dei costi della materia prima, sono cresciute nel prezzo anche di dieci volte, arrivando fino a 2 o 3 mila euro.
Sebbene il cambio del proprio fornitore possa apparire la scelta migliore in questi casi, i consumatori hanno comunque diritto al rimborso della bolletta qualora sia troppo salata. Una cifra troppo alta, infatti, non è solo sinonimo di un “caro bollette” eccessivo, ma è il segnale d’allarme di alcuni passaggi non chiari e di alcune variazioni del contratto non specificate.
Come chiedere il rimorso della bolletta salata
Recentemente, l’Antitrust ha avviato un’indagine di controllo del comparto italiano dell’energia. Secondo le più recenti segnalazioni, alcune aziende avrebbero applicato delle modifiche sui prezzi di fornitura di gas ed energia elettrica. Per gli italiani che hanno pagato una bolletta eccessivamente cara nell’anno 2022, si preannuncia la possibilità di richiedere un rimborso della cifra spesa.
Alcune note aziende come Enel Energia, Eni Plenitude, Edison Energia, hanno comunicato ai propri clienti di accettare le variazioni delle tariffe sulla distribuzione delle materie prime. Queste modifiche, non chiare a tutti i consumatori, hanno portato ad una crescita esponenziale dell’importo sulla bolletta. Nel 2023 queste aziende sono state multate per un totale di 15 milioni di euro, poiché le modifiche applicate sono state ritenute in contrasto con l’articolo 3 del Decreto Aiuti.
Il consumatore può richiedere direttamente il rimborso contattando il proprio gestore del servizio di luce e gas. È fondamentale allegare la bolletta e la ricevuta del pagamento, per dimostrare la validità di quanto segnalato. La richiesta di rimborso dovrà pervenire con i documenti in corso di validità del richiedente via e-mail o tramite servizio postale. Molti italiani hanno già ricevuto il loro rimborso sulla bolletta gonfiata, ottenendo giustizia sul disservizio ricevuto.