Con il fermo amministrativo in molti pensano che devono dire addio alla proprio auto. Non devi nemmeno pagare: la procedura completa.
Quando viene sanzionato un utente con il fermo amministrativo è impossibile utilizzare l’auto, facendo credere ai molti di essere costretti a dirgli addio. Eppure ci sono diversi metodi per liberarsi e per non pagare nulla. Sono in pochi a saperlo eppure questi metodi sono utilizzati da tanti cittadini.
Il fermo amministrativo è quella misura adottata dalle autorità fiscali o amministrative per impedire la circolazione di un veicolo a motore a causa di debiti contratti dal proprietario nei confronti di enti pubblici o di altri creditori. Il veicoli viene bloccato e non potrà essere utilizzato fino a quando il debito non viene saldato o regolato secondo le modalità previste. Le cause del fermo amministrativo possono essere diverse.
Queste spesso spaziano da debiti relativi a tasse automobilistiche (come il bollo auto), multe stradali, cartelle esattoriali emesse dall’Agenzia delle Entrate o altri enti locali. Inoltre possono comprendere anche contributi previdenziali non pagati. Il fermo amministrativo è attuato attraverso l’iscrizione di un vincolo nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA), che impedisce al proprietario del veicolo di compiere atti di disposizione su di esso, come la vendita o il trasferimento di proprietà. Eppure rimuovere il fermo amministrativo è possibile per ogni autista.
Fermo amministrativo, non devi dire addio all’auto: come rimuoverlo
Togliere un fermo amministrativo sull’auto è una procedura complessa, ma esistono alcune strategie e “trucchi” che alcune persone adottano per cercare di evitare questa situazione. È fondamentale notare che queste strategie potrebbero non essere legalmente valide in tutte le circostanze ed è consigliabile l’assistenza di un esperto. Sono diversi gli approcci che possono utilizzare gli interessati.
Ricorso legale contro il fermo amministrativo – Quando si ritiene che il fermo non sia corretto secondo le norme di legge, è possibile presentare un ricorso legale. Ad esempio se non sono stati rispettati i tempi di notifica dell’avviso di accertamento o della cartella esattoriale, potrebbe esserci un motivo valido per impugnare il provvedimento.
Contestazione del fermo per necessità lavorative – In questo caso alcune persone cercano di ottenere un’esenzione dal fermo dimostrando la natura strumentale del veicolo rispetto all’attività lavorativa. Questo richiede prove documentali.
Intestazione auto ad un disabile – Alcune persone cercano di evitare il fermo intestando l’auto a un disabile a cui sono stati riconosciuti i benefici della legge 104 del 1992. Tuttavia questa strategia potrebbe sollevare questioni legali e potrebbe non sempre essere efficace.
Intestazione auto ad un familiare – Il passaggio di proprietà dell’auto a un familiare prima della notifica del preavviso di fermo potrebbe essere un’opzione. Bisogna notare che le leggi possono variare, con questa strategia che non è sempre valida.
Richiesta dilatazione del debito – Chiedere una rateazione della cartella esattoriale può impedire temporaneamente l’attuazione del fermo. Questa opzione è disponibile sia prima che dopo l’applicazione del fermo. Ciò richiede il pagamento di rate concordate con l’ente creditore.
Spesso per rimuovere un fermo amministrativo potrebbe essere considerata anche la rottamazione dell’auto. Questa però non è ammessa dalla legge a meno che il veicolo non diventi un rifiuto pericoloso. Vendere l’auto trasferisce il fermo al nuovo proprietario. Prima dell’acquisto di un auto usata quindi bisognerà verificare la sua condizione.