Fisco, quante novità in arrivo nella busta paga: l’annuncio arriva direttamente dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. Quest’ultimo ne ha parlato in una intervista al ‘Quotidiano Nazionale’
Un 2024 che si preannuncia ricco di colpi di scena. Soprattutto per quanto riguarda l’economia. Lo aveva annunciato il governo: in primis partendo dal taglio dell’Irpef. Su questo, e molto altro ancora, ne ha parlato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo. Quest’ultimo è stato intervistato dal ‘Quotidiano Nazionale‘ dove ha rivelato le ultime ed importanti novità. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Una prima parte l’abbiamo portata a termine ed anche con un ottimo risultato.
Abbiamo approvato, infatti, sei decreti legislativi di attuazione della riforma in poco più di quattro mesi. Altri due sono in fase di approvazione. Senza dimenticare degli altri provvedimenti che siamo riusciti a finalizzare come quello della Fiscalità internazionale, Contenzioso tributario, Adempimento collaborativo, Nuovo statuto del contribuente, Adempimenti-versamenti e prima revisione del l’Irpef”.
Proprio sull’Irpef ha precisato: “Deve essere letto insieme con la conferma del taglio del cuneo sulle retribuzioni fino a 35mila euro lordi. Il tutto porterà nelle buste paga degli italiani fino a circa 1.500 euro in più l’anno. In questo modo abbiamo voluto dare un segnale concreto alle fasce medio-basse“.
Sulla riforma tributaria ha aggiunto: “Tende ad abbracciare tutti gli ambiti del nostro sistema tributario. L’ultima, nel nostro Paese, è stata fatta più di 50 anni fa. Non possiamo nemmeno incolpare l’amministrazione finanziaria. Abbiamo un sistema di dichiarazioni con circa 1.000 pagine di istruzioni per la dichiarazione dei redditi. Poi abbiamo un sistema di norme fuori da ogni logica. In materia di imposte sui redditi, Irpef e Ires, è stato fatto un testo unico nel 1986“.
Senza dimenticare le sanzioni stratosferiche: “Abbiamo un sistema sanzionatorio sproporzionato. E’ impensabile che in materia di Iva ci siano sanzioni dal 120 al 240%. Bisogna arrivare al massimo al 60. Frodi e truffe non rientrano in questo discorso. Chi è disonesto deve pagare“.
Un nuovo anno che è pronto a regalare altri colpi di scena: “Siamo pronti a presentare i decreti su riscossione e sanzioni. Sulle imposte stiamo lavorando su misure che non costano o che costano poco. Confusione e incertezza sono una tassa occulta che i contribuenti italiani non possono più continuare a pagare”.
Poi la frecciatina nei confronti dell’opposizione: “Dobbiamo sempre tenere conto degli equilibri di bilancio. Capisco anche quelli che ci criticano. Sono gli stessi che hanno spacciato il superbonus per una misura ‘gratuita’ che in realtà ha causato un buco di 140 miliardi nei conti pubblici, togliendo risorse a sanità, istruzione e welfare”.
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