Il 31 maggio 2024 è ormai prossimo, è una data da segnare in rosso sul calendario per chi ha debiti con il fisco.
Avere debiti non piace certamente a nessuno, come sa bene chi ha vissuto questa situazione almeno una volta nella vita. Chi si trova in questa situazione o l’ha vissuta almeno una volta nella vita sa bene quanto siano forti i pensieri che si annebbiano nella mente per timore di non riuscire a essere in regola, al punto tale da non riuscire a dormire la notte.
Cambia poco certamente se l’importo da saldare di riferisce al fisco, a causa di tasse da pagare, come accade ai liberi professionisti, o per pendenze nate dall’impossibilità di versare la cifra prevista secondo la scaenza prevista. Anche chi non ha mai avuto questi problemi si sente tutt’altro che tranquillo, specie se non vede cambiamenti in tempi rapidi alla sua situazione economica.
E’ importante però segnare in rosso sul calendario una data precisa, fondamentale per molti contribuenti e che è fondamentale non dimenticare. Si tratta del 31 maggio, che è ormai prossimo.
Il 31 maggio 2024 è una data cruciale per tutti i contribuenti che hanno debiti con il fisco, per questo è importante non farsi trovare impreparati. In quel giorno scade infatti il ravvedimento speciale, quello che consente di sanare le violazioni commesse in fase di dichiarazione dei redditi con un importo ridotto. Si può scegliere se pagare a rate o se versare l’importo previsto in un’unica soluzione.
Gli utenti che si trovano in questa situazione devono versare la sanzione pari a un 1/18 del minimo edittale previsto dalla legge, oltre all’imposta e agli interessi.
Si tratta di un termine che devono tenere presenti tutte gli utenti che hanno commesso delle violazioni riguardanti le dichiarazioni relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi d’imposta precedenti, oltre a quelle in corso al 31 dicembre 2022. Inevitabilmente, come è facile immaginare, possono essere coinvolte tantissime persone.
E’ concesso per chi ne avesse la necessità il pagamento dilazionato, in questo caso le tre rate successive alla prima sono previste i prossimi 30 giugno, il 30 settembre e 20 dicembre, ma con interessi pari al 2% annuo.
Qualora invece si preferisca pagare in un’unica soluzione già il 31 maggio 2024, la cifra comprenderà l’importo del tributo, l’importo della sanzione ridotta nella misura disposta dal ravvedimento speciale: 1/18 del minimo edittale irrogabile e l’ammontare complessivo degli interessi da ravvedimento, calcolati dalla data della violazione a quella del versamento (nell’esempio il 31 maggio 2024)
Non possono essere invece inserite nel ravvedimento speciale le violazioni che al 31 maggio sono state già contestate, comprese le comunicazioni emesse a seguito di controllo formale. L’agevolazione viene comunque concessa anche a chi ha avanzato un processo di contestazione per una vecchia pendenza.
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