Non tutto è perduto quando si parla di Fisco: ci sono vari modi per recuperare i propri soldi. Vediamo tutto nei dettagli.
Tempo di dichiarazione dei redditi. L’appuntamento con il commercialista non è sicuramente il più piacevole ma è certamente quello a cui non si può mancare. Tuttavia c’è un modo per recuperare buona parte dei propri soldi. Vediamo cosa si può fare.
Ad aprile e maggio iniziano le prime dichiarazioni dei redditi che proseguono anche nei mesi a seguire. L’appuntamento con il proprio commercialista non è sicuramente uno dei più piacevoli ma è l’unico a cui non si può mancare: ogni anno, immancabilmente, bisogna incontrarlo per fare il punto della situazione.
I lavoratori dipendenti e gli autonomi con Partita Iva regime ordinario – non i forfettari, per intenderci – possono recuperare buona parte dei loro soldi attraverso deduzioni e detrazioni. Per chi non conoscesse la differenza la spieghiamo brevemente: le deduzioni abbassano il reddito su cui si possono applicare le imposte; le detrazioni, invece, permettono di abbassare la percentuale di imposte da pagare.
Attualmente, in Italia, tra deduzioni e detrazioni, sono oltre 600 le cosiddette “tax expenditures”, cioè le spese fiscalmente rilevanti per definire il giusto conguaglio nella relazione tra cittadini e Fisco. Grazie ad esse i contribuenti possono recuperare gran parte del loro denaro.
La dichiarazione dei redditi non è mai una passeggiata ma, tuttavia, grazie alle oltre 600 “tax expenditures” i cittadini possono recuperare buona parte dei loro soldi tra deduzioni e detrazioni. Vediamo, nei dettagli, tutto quello che si può recuperare.
La maggiore parte delle “tax expenditures” – circa i due terzi – riguardano salute e assistenza: si va dalla spesa per i farmaci – inclusi i semplici farmaci da banco per i quali non serve neppure la ricetta medica – ai ticket, dalle spese per visite mediche agli esami di laboratorio, alle spese sostenute per il dentista o per l’acquisto di occhiali da vista.
La seconda spesa che si può portare in detrazione è quella sostenuta per il mutuo: tuttavia gli interessi pagati sul mutuo si possono detrarre solo nel caso in cui il mutuo riguardi una casa che viene utilizzata come abitazione principale. Non si possono, ad esempio, detrarre gli interessi del mutuo della casa delle vacanze.
Si possono detrarre le spese sostenute per polizze sulla vita che prevedono o il rischio di morte o l’invalidità permanente. Detraibili anche le polizze a protezione della prima casa o contro il rischio di eventi calamitosi.
Infine, non tutti lo sanno, ma anche le erogazioni liberali possono essere detratte. I contribuenti, che hanno effettuato erogazioni liberali in favore delle Onlus o enti religiosi possono beneficiare di detrazioni del 19%, 26%, 30% o 35% a seconda del tipo di ente verso cui è stata fatta la donazione.
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