Importanti novità arrivano per quanto riguarda il Fisco, il governo ha deciso di darci un serio “taglio”: addio alle sanzioni (e non solo)
Nella giornata di ieri, mercoledì 21 febbraio, si è riunito il Consiglio dei Ministri. Nel corso dello stesso sono stati effettuati degli importanti passi in avanti. In primis quello riguardante la riduzione delle sanzioni amministrative tributarie che sono state, appunto, introdotte dal decreto legislativo approvato. Segno del fatto che le sanzioni non andranno oltre il 120%. Almeno questo è quello che arriva da una bozza del provvedimento.
Nel caso in cui si dovesse dichiarare meno dell’accertato (ed in questo caso anche del dovuto) la sanzione passerà al 70% (dopo che vacillava tra il 90 ed il 180%). Viene aumentata, però, con comportamento fraudolento. Le novità, però, non sono affatto finite qui visto che non ci saranno più le maxi sanzioni fino al 240%. Nel caso in cui un soggetto dovesse commettere violazioni in materia di tasse sarà pronto a pagare il 120% dell’ammontare dovuto.
Le sanzioni, però, saranno ridotte ancora di più. Addirittura in media ad un terzo. Con il decreto legislativo sulle sanzioni tributarie arriva la revisione complessiva del sistema. Lo stesso che tende ad intervenire sia dal punto di vista amministrativo che penale. Senza dimenticare anche la riduzione delle sanzioni, la revisione dei rapporti tra processo penale e processo tributario e l’introduzione di meccanismi di compensazione.
In merito a queste importanti novità sono arrivare anche le parole da parte di Maurizio Leo. L’attuale viceministro dell’Economia ha precisato che il lavoro va avanti. Soprattutto per quanto riguarda la rivoluzione fiscale del governo che tende ad aiutare sia le imprese, ma in particolar modo i cittadini. Queste sono alcune delle sue parole: “L’obiettivo è semplificare il sistema eliminando sovrapposizioni. Le sanzioni amministrative ? Verranno ridotte da un quinto a un terzo, avvicinandole ai parametri europei“.
Per quanto riguarda il fronte penale ha annunciato che verranno adeguate le norme relative alla non punibilità agli indirizzi emersi dalla giurisprudenza. Verranno aiutare le persone/imprese che non possono pagare per cause di forza maggiore, chi vuole mettersi in regola ed altro. Chi verrà colpito, invece, sono i comportamenti fraudolenti, simulatori ed omissivi a danno del fisco. Continua, quindi, la lotta del governo che aiuterà gli onesti e colpirà i furbetti.
Con le sanzioni, quindi, ora non si andrà oltre il 120% del dovuto. Questa sarà la sanzione se non si presenta la dichiarazione dei redditi e dell’Irap o la dichiarazione del sostituto d’imposta. Non è finita qui visto che non sarà prevista nessuna punizione per coloro che corrono ai ripari con dichiarazione integrativa e verseranno il tutto entro 60 giorni. Per la lotta contro l’evasione, in merito al Piano integrato di attività 2024-26, si prevedono 320mila controlli e l’invio di 3 milioni di lettere per invitare i contribuenti a mettersi in regola. Questo è almeno quello che ha riferito il ‘Messaggero‘.
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