Fisco, quali sono i debiti peggiori

Sempre meglio non avere debiti ma alcuni sono peggio di altri. Vediamo quali sono i debiti peggiori in assoluto.

Ci sono debiti e debiti. Certo, sarebbe sempre meglio non averne nei confronti di nessuno ma alcuni sono certamente più gravi di altri. Vediamo quali sono i debiti in assoluto peggiori, quelli che mai e poi mai bisogna contrarre o si rischia grosso.

alcuni debiti sono peggio di altri
I debiti non sono tutti uguali/Cityrumors.it

Purtroppo contrarre debiti può capitare davvero a tutti, soprattutto in questi anni caratterizzati da inflazione e prezzi alle stelle. Anche onesti contribuenti, purtroppo, possono trovarsi nella situazione di fare debiti dovuti all’impossibilità di riuscire a pagare tutto ciò che c’è da pagare.

Si possono fare debiti con la banca se non si riescono a pagare con regolarità le rate del mutuo, ad esempio; si possono fare debiti con creditori privati e, infine, si possono fare debiti direttamente con il Fisco qualora non si paghino le tasse. I debiti, si sa, portano verso un’unica strada: quella del pignoramento.

Una persona può vedersi pignorare la casa, l’automobile, il conto corrente o persino lo stipendio e la pensione. Per evitare tutto questo si può concordare un piano di rientro che prevede la rateizzazione dei debiti. Tuttavia ci sono debiti decisamente peggiori di altri che possono metterci davvero nei guai.

Debiti: questi sono i peggiori

I debiti non sono proprio tutti uguali: alcuni sono peggiori ed è meglio evitare di contrarli se non ci si vuole ritrovare in grossi guai. Vediamo quali sono i debiti più gravi in assoluto.

debiti che non puoi pagare a rate
Ecco quali sono i debiti peggiori/Cityrumors.it

Gran parte dei debiti possono essere sanati concordando un pagamento rateizzato. Si può chiedere la rateizzazione per debiti con le amministrazioni statali, con enti pubblici previdenziali, con i Comuni e le Regioni, con Agenzie istituite dallo Stato e con autorità amministrative indipendenti.

In tutti questi casi parliamo di debiti “iscritti al ruolo”: in pratica si tratta di somme non pagate iscritte in un elenco che viene trasmesso all’Agenzia delle Entrate Riscossione per il recupero. Ci sono debiti che, invece, sono più gravi in quanto non prevedono la possibilità di pagare a rate.

Tra questi ci sono le cartelle esattoriali che sono già oggetto di una precedente rateizzazione decaduta a causa del mancato pagamento di un certo numero di rate. Nello specifico non possono più essere rateizzate le cartelle esattoriali la cui prima richiesta di pagamento dilazionato è avvenuta successivamente al 15 luglio 2022.

Non possono essere rateizzati i debiti che riguardano  degli aiuti di Stato o le violazioni di alcune norme doganali. Escluse dalla possibilità di rateizzazione anche le cartelle esattoriali che sono state oggetto della rottamazione ter o del saldo e stralcio nel caso in cui il debitore non ha pagato regolarmente le rate concordate. Infine potrebbero non essere rateizzabili tutti quei debiti la cui riscossione viene affidata ad un agente diverso dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Infatti ogni agente preposto alla riscossione può stabilire norme diverse.

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