Frodi fiscali, spunta il meccanismo che vede come protagonisti Italia e Cina: ecco come funziona questo asseÂ
Un tema che viene affrontato dal quotidiano âSole 24 Oreâ. Una vicenda che riguarda le banche underground sullâasse âItalia-Cinaâ, al servizio di soggetti intenzionati a commettere frodi fiscali. Per chi non lo sapesse esistono delle banche occulte cinesi ed italiane che percepiscono delle provvigioni che vanno dal 5 al 15%. Si tratta di operazioni multiple al servizio di piccoli e medi evasori. Un movimento di denaro per nulla indifferente che ha fatto scattare un vero e proprio allarme.
Sono moltissime le operazioni che riguardano il riciclaggio di denaro. Somme che vanno dai 15 ai 20mila euro. Lâobiettivo è quello di costituire un fondo nero e abbattere lâIva. Come fare? Pagando una provvigione con lâUnderground bank. Lo stesso quotidiano ha analizzato diverse di queste indagini, tanto da rilevare delle particolari agenzie con uno schema unico âlow-costâ reso possibile dalle cartiere. Le stesse (presenti sia in Italia che allâestero) che non producono alcun bene.
Qual è il loro scopo? Cercare di emettere fatture per operazioni che non sono mai esistite. Queste cartiere presentano molti oggetti sociali per assicurate una sorta di richiesta dei clienti. Le stesse sono dotate di una âorganizzazione pluripersonaleâ composte da: personale amministrativo che si occupa di pratiche, commercialisti, ragionieri e molti altri. Le cartiere italiane rilasciano alle imprese una fattura falsa.
Le imprese bonificano la cifra stabilita e simulano lâacquisto di un bene o servizio (che non esiste). Successivamente la cartiera restituisce i soldi allâimpresa, creando una sorta di fondo nero. Tanto da avere anche una base documentale per abbattere lâIva. La cartiera trattiene la sua commissione del 5-15% per il lavoro svolto. Altre imprese hanno necessitĂ di riciclare capitali provenienti da attivitĂ illecite. Non è un mistero che il sistema viene sfruttato da trafficanti di droga.
Denaro (in contante) che viene consegnato alle cartiere. Il bonifico che viene tracciato serve solamente a coprire lâingresso dei capitali sporchi. Il processo di âripulituraâ avviene nei Paesi dellâEst. In che modo? Con la simulazione di un nuovo acquisto in una nuova societĂ cartiera che ha sedi in Bulgaria o Ungheria (ma anche in altri Paesi). Le stesse che sono collegate attraverso qualche prestanome alla cartiera italiana.
Proprio da lĂŹ il denaro rientra subito in Italia e può ripartire per la Cina. Seguendo sempre lo stesso meccanismo: con un altro acquisto finto nei confronti di unâaltra cartiera collegata allo stesso giro. Non è in mistero che i Paesi dellâEst Europa siano considerati quelli piĂš indicati per via dei controlli antiriciclaggio piĂš blandi. Senza dimenticare anche che parte dei capitoli resta in Cina ed una parte rientra in Italia. Salvo poi ritornare âpulitoâ nelle disponibilitĂ delle imprese.
Trentenne furioso rischia quasi un anno di galera per aver picchiato un veterinario. La scusa:…
L'AutoritĂ per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato le regole per la verifica della maggiore…
Un episodio accaduto proprio nella cittĂ dove era nata e cresciuta la ragazza uccisa in…
Primavera e ponti: Costiera Amalfitana e Sicilia volano nelle âfughe intelligentiâ della Pasqua degli italiani.…
Vertice Washington, Meloni e Trump sanciscono il nuovo asse USAâEuropa su commercio, difesa e anche…
La forte ondata di maltempo che ha colpito le regioni settentrionali sta procurando diversi problemi.…