Giugno è un mese cruciale, in cui è fondamentale riuscire a ottemperare diverse scadenze, in caso contrario vai incontro a guai seri.
A molti potrebbe sembrare difficile da credere, ma giugno è ormai alle porte e segnerà il giro di boa di questo 2024. Tanti hanno già in testa le vacanze e non vedono l’ora di potersi ritagliare qualche giorno di riposo così da ritemprarsi al meglio, specie se sono reduci da un anno particolarmente stressante, ma non devono dimenticare i doveri. Non ottemperare ad alcuni obblighi, infatti, potrebbe rendere questo periodo, e soprattutto quello successivo, ancora più amaro.
Chi non ha infatti ancora deciso dove poter trascorrere parte della propria villeggiatura dovrà infatti tenere presente inevitabilmente anche il budget a disposizione, che potrebbe essere non così elevato per tutti, anzi. Addirittura ci sono persone che sono disposte a fare un prestito in banca per questo, da restituire nei mesi successivi, ma non si tratta di una scelta saggia, a maggior ragione se si è alle prese già ora con una serie di conti da pagare.
Si avvicinano infatti alcune scadenze che sono davvero cruciali un po’ per tutti, non solo per i liberi professionisti che sono chiamati a versare quanto previsto per tasse e contributi e autonomia. Ecco di cosa si tratta, così da non farsi trovare impreparati.
Le scadenze di giugno da ricordare
Pagare le tasse e le bollette non fa certamente piacere a nessuno, a maggior ragione in un periodo come questo in cui le spese da gestire sono tantissime, non si può ovviamente farne a meno. Il rischio che l’importo possa lievitare o addirittura di andare incontro a conseguenze peggiori deve essere messo in conto, per questo è importante avere un’idea ben precisa delle scadenze e non farsi trovare impreparati.
La prima data da tenere presente è quella del 5 giugno, che rappresenta una proroga di 5 giorni rispetto al 31 maggio, quella in cui si conclude il termine per mettersi in regola e usufruire della rottamazione quater, concessa ai cittadini per regolarizzare la propria situazione con il fisco in modo agevolato. La prima rata è scaduta il 31 ottobre 2023, la seconda il 30 novembre 2023, mentre la terza con proroga al 15 marzo 2024. Difficilmente sarà concesso un ulteriore margine di tolleranza, per questo diventa fondamentale versare quanto previsto se non si vogliono perdere i benefici.
È inoltre necessario ricordarsi di pagare la prima rata dell’IMU (Imposta Municipale Unica), il cui importo viene calcolato applicando le aliquote fissate per l’anno precedente dal Comune in cui si trova l’immobile. In genere in questo caso si deve provvedere al versamento entro il 16 giugno, quest’anno però cade di domenica, per questo è possibile farlo anche il 17. È concessa una riduzione al 50% per chi è proprietario di immobili considerati inagibili o inabitabili, oltre che per quelli concessi in comodato d’uso ai figli e per quelli posseduti da italiani residenti all’estero e non concessi in locazione.
Da non trascurare poi anche altre scadenze fiscali, previste sempre il 17 del mese in arrivo. Si tratta del versamento dell’IVA mensile, del pagamento dei contributi INPS alle Gestione Separata per i lavoratori che hanno svolto prestazioni di collaborazione occasionale, collaborazione coordinata e continuativa, assegnisti di ricerca e dottorandi, venditori porta a porta e soci-amministratori di società per i quali sussiste l’obbligo contributivo e dell’imposta sugli intrattenimenti. A questi si aggiungono i sostituti d’imposta per chi è in possesso di ritenute (pari al 21%) e la rata per il saldo IVA 2023 attraverso il modello F24.