Il Governo ha attuato numerose misure a favore delle famiglie, ma i bonus figli si possono perdere se non si rispettano le regole.
Oggi esistono tanti benefit a favore dei nuclei familiari con figli minori e anche incentivi alle nascite. Questo perché il nostro Paese sta vivendo una profonda crisi per quanto riguarda la natalità. Il Governo, per correre ai ripari, ha ideato diverse strategie puntando soprattutto su aiuti economici, che si concretizzano in assegni una tantum o anche in sgravi fiscali.
Recente è, in questo senso, il bonus mamme lavoratrici, che è destinato ad alcune categorie, e permette loro di avere delle buste paga più ricche. La novità ha fatto felici molte mamme che cercano di coniugare la vita lavorativa con quella familiare e che devono anche affrontare il rincaro dei prezzi di ogni bene e servizi dovuto all’inflazione.
Ottenere il bonus mamme lavoratrici è relativamente semplice, ma bisogna prestare la massima attenzione perché talvolta la mancanza di un documento o dichiarazione o un piccolo errore burocratico possono far perdere il diritto al beneficio.
Bonus figli attenzione ai dettagli, il rischio è di perdere immediatamente il benefit
Il cosiddetto bonus mamma, dedicato alle madri lavoratrici, è accessibile solamente se si risponde a determinati requisiti. Innanzitutto è rivolto solamente alle donne con figli che hanno contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Inoltre alcune lavoratrici nel comparto domestico, seppur col contratto come indicato, non hanno diritto a questo bonus. Infine, il benefit sotto forma di sgravio fiscale spetta solamente per le donne che al 31 dicembre 2026 sono madri di tre o più figli, l’ultimo dei quali deve essere ancora minorenne. Le madri che hanno solamente due figli, di cui uno di età inferiore ai 10 anni, potranno godere del bonus solamente per l’anno in corso, a meno che il Governo non decida di estendere il benefit.
Oltre ai requisiti, però, le mamme che lavorano devono prestare attenzione a un dettaglio in particolare, perché possono perdere il diritto al beneficio. La richiesta di accesso al bonus mamme è semplice perché la lavoratrice interessata non deve fare altro che comunicare questa volontà al datore di lavoro. Questi, deve provvedere a presentare un’apposita domanda ma soprattutto i codici fiscali dei figli devono essere inseriti nei flussi Uniemens.
Come specifica l’INPS, “L’UNIEMENS è una comunicazione obbligatoria dei dati retributivi e delle informazioni necessarie ai fini del calcolo dei contributi“; se questa comunicazione non viene fatta e i codici fiscali dei figli della madre lavoratrice non figurano, questa perderà il diritto al bonus. Quantomeno se l’azienda non provvede a comunicare i dati entro 7 mesi dal momento della richiesta. Dunque le madri lavoratrici che desiderano ottenere il, bonus devono chiarire questo aspetto coi loro datori di lavoro per ovviare a qualsiasi disguido.