Il Fisco ha intenzione di aumentare i controlli tra i contribuenti: ecco che cosa adotterà d’ora in avanti.
Gli enti amministrativi controllano i contribuenti italiani da sempre. Vogliono accertarsi che l’evasione fiscale non aumenti con il passare del tempo. E per evitare che la situazione possa peggiorare, è necessario adottare un sistema rigido. In questo caso arrivano delle notizie molto interessanti da parte del Fisco. Avrebbe in mente di aumentare i controlli verso gli utenti italiani. Ma in un modo diverso da come ce lo possiamo aspettare.
Troviamo tutto quello che ci serve nel nuovo decreto “Accertamento“. L’amministrazione fiscale subirà un potenziamento mai visto prima a quanto pare. Questo perché dovremo dare il benvenuto ad un nuovo sistema di controllo fiscale. Stiamo parlando di una intelligenza artificiale che analizzerà il rischio di evasione di ogni utente italiano. Ed è una tecnologia che aiuterà senza ombra di dubbio gli enti amministrativi.
Fisco, i controlli aumentano a vista d’occhio: merito di una IA
Il metodo di applicazione non è nemmeno difficile. L’intelligenza artificiale avrà accesso ad un database molto ampio (Tax net Va). Gli servirà per mettere a confronto alcune fatture elettroniche e dichiarazioni presentate. Così facendo potrà effettuare un rapporto e andare alla ricerca di comportamenti “pericolosi”. Cioè di potenziali evasori fiscali che potrebbero portare problemi al sistema.
Il Fisco ha intenzione di concentrarsi su una certa categoria di persone. Parliamo di coloro che evitano di presentare le fatture di proposito. Oppure di inviare la dovuta documentazione con gli scontrini annessi. Lo stesso vale per alcuni professionisti che hanno rapporti “anomali” con i contribuenti. Quindi non si cercherà di scovare evasioni di poco conto. Per i prossimi tre anni sperano di integrare i dati fiscali bancari a quelli immobiliari.
In questo modo sarà possibile incrociare sempre più informazioni fra loro. E questo fornirà i dati necessari all’intelligenza artificiale per intervenire quanto prima. Al momento è soltanto una “prova”, ma molto presto potrebbero esserci delle belle notizie. Il loro scopo primario resta quello di individuare i rischi e di semplificare i processi per farlo. L’idea è molto interessante e promette grandi imprese a prima vista. Staremo a vedere se le aspettative rimarranno alte anche fra un paio di mesi. La cosa sicura è che per i ‘furbetti’ delle tasse stanno per arrivare tempo difficili.