Si avvicina la scadenza dell’ultima rata dell’IMU, ecco cosa succede a chi non rispetta i termini di pagamento o paga in ritardo
L’IMU, che rappresenta l’acronimo di imposta municipale unica, è un tributo diretto di ordine patrimoniale che i cittadini devono riconoscere al proprio Stato e che è in vigore fin dal 2012. Questa imposta dev’essere versata da tutti coloro i quali sono riconosciuti come proprietari di immobili, oppure che possiedono diritto reale su un qualche immobile, come per esempio l’usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi o superficie.
Questa può essere pagata come una sola e unica rata, con la somma totale, oppure divisa in due rate senza alcuna maggiorazione che vanno saldate ogni anno entro il 16 giugno e il 16 dicembre. In tal senso, quest’anno rappresenta una particolare eccezione, perché arrivando il 16 di domenica, allora per la seconda rata la scadenza slitterà di ventiquattro ore, al 17 dicembre.
Tra pochi giorni, dunque, arriverà il momento di rimettere mano al portafoglio per tutti coloro che sono proprietari di un immobile e che entro il 17 avranno l’obbligo di saldare quella che sarà l’ultima rata del 2024, prima di ricominciare con le stesse identiche scadenze in vista del 2025.
Un obbligo da non mancare, perché il rischio di ricadere in sanzioni è concreto ed evitarlo, per non essere costretti a incappare in cifre nettamente più elevate, potrebbe essere l’ideale.
In tal senso, cerchiamo di scoprire quelli che sono i veri rischi di chi va oltre la data di scadenza. Le categorie sono di due tipi: quelle per omesso o quelle per un ritardo nel pagamento. Per quanto concerne la sanzione ordinaria per le violazioni che sono state commesse dal 1° settembre 2024, la sanzione per omesso versamento è del 25% dell’importo dovuto.
In tal caso una via alternativa è rappresentata dal ravvedimento operoso che permette di regolarizzare quella che è la propria posizione e ricevere delle sanzioni ridotte rispetto al ritardo. Di seguito tutta la casistica: entro 14 giorni: sanzione dello 0,1% per ogni giorno di ritardo; dal 15° al 30° giorno: sanzione dell’1,5% sull’importo dovuto; dal 31° al 90° giorno: sanzione dell’1,67%; entro 1 anno: sanzione del 3,75%; entro 2 anni: sanzione del 4,29%; oltre 2 anni: sanzione del 5%.
C’è poi la questione relativa agli interessi di mora. Agli importi che vanno pagati, infatti, si aggiungono anche gli interessi che vengono calcolati sul tasso legale annuo e che sono stati maturati dal giorno successivo alla scadenza fino al giorno del pagamento effettivo.
Per queste ragioni è importante cercare di pagare in tempo, se non in anticipo, l’IMU. Questo vi permetterà di evitare un inutile aumento delle spese, incappando in fastidiose sanzioni o in interessi evitabili.
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