Il 16 dicembre scadono i termini per il pagamento dell’ultima rata dell’Imu, alcune famiglie potranno godere della doppia esenzione
La riforma dell’Imu, prevista per il prossimo anno, dovrebbe semplificare il sistema di tassazione. Una decisione presa per facilitare il pagamento dell’imposta municipale unica, nonostante così facendo questa rischi di diventare ancora più pesante per tutti coloro i quali hanno deciso di approfittare del Super Bonus del 110% con il conseguente aggiornamento delle rendite.
Intanto, il 16 dicembre andrà pagata l’ultima rata quindi interessante potrebbe essere andare a dare un’occhiata alla situazione generale. In tal senso, Legge di Bilancio del 2024 aveva prorogato per quest’anno un aiuto anche per le zone colpite dai terremoti più recenti, garantendo le esenzioni per alcune regioni.
Gli immobili situati nel centro-Italia, in regioni come Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, colpiti dal sisma del 2016, sono esenti dal pagamento dell’Imu. A questi, si aggiungono anche i fabbricati ad uso abitativo, che sono situati nei territori della regione Umbria colpiti dagli eventi sismici del marzo 2023. Per questi era stato dichiarato lo stato di emergenza a livello nazionale.
Inoltre, in vista della prossima rata bisogna ricordare un’ulteriore novità che prevede una doppia esenzione dal pagamento dell’imposta Imu e che qualche anno fa ha stravolto completamente la norma precedente, permettendo alle casse degli italiani di rifiatare.
La doppia esenzione dall’Imu
Questa novità riguarda tutte le coppie che vivono separate, quindi in due abitazioni differente che hanno il diritto di godere di una spesa più tranquilla. Un’eventualità che fino a poco tempo fa non li privilegiava. La norma precedente, infatti, voleva che solo uno dei due fosse esente dal pagamento dell’imposta, mentre l’altro partner era costretto a pagare.
Oggi entrambi possono avere l’esenzione, ma attenzione. Se la coppia ha due residenze diverse, ma vive in una delle due case non esiste esenzione. Quest’ultima si verifica solo nel caso in cui c’è una vera e propria divisione di ordine abitativo. Questo capovolgimento, dall’esenzione singola a quella doppia, è avvenuto con la sentenza n. 209 del 13 ottobre 2022.
La Corte Costituzionale ha giudicato illegittima la norma precedente. Ma come si fa a dimostrare che una coppia non vive insieme, ma in due case separate? Ci sono in realtà vari modi per provarlo. Un esempio possono essere le bollette delle utenze (acqua, elettricità, gas).
Queste possono dimostrare, attraverso l’analisi dei consumi, che siano congrui durante l’anno e che non raddoppino nel corso delle settimane. Più banalmente, invece, può essere dichiarata anche la scelta del medico di base. Due modalità che possono garantire una doppia esenzione dell’imposta municipale unica.