Quali sono tutte le novità in merito alla richiesta della NASpI nel 2024? Come procedere correttamente e senza il rischio di perderla
Con NASpI si fa riferimento all’indennità di disoccupazione rivolta a coloro che non hanno più, in maniera involontaria, un posto di lavoro. E l’importo erogato viene stabilito proprio sulla base del tempo trascorso lavorando, pertanto la cifra non è uguale per tutti.
Come non lo è il lasso di tempo nel corso del quale si può usufruire di questa forma di aiuto economico pensata, chiaramente, per sostenere chi è senza un’occupazione permettendogli di avviare la ricerca di un nuovo lavoro senza la preoccupazione di rimanere senza soldi. Anche per il 2024 sarà possibile, per i lavoratori con contratto subordinato che sono stati licenziati o che per altre ragioni non dipendenti dalla loro volontà sono rimasti senza occupazione, richiederla.
NASpI, tutte le novità legate alla richiesta dell’indennità di disoccupazione
L’unica eccezione riguarda coloro che si dimettono e lasciano il lavoro volontariamente (a parte il caso di dimissioni per giusta causa) poiché in questo caso non si avrà diritto a riceverla. Entriamo dunque nel merito della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, come viene chiamata la disoccupazione dal 2015: anzitutto occorre presentare apposita domanda all’Inps perché il contributo economico venga erogato.
L’Inps la versa ogni mese per un massimo di due anni e, nello specifico, per un numero di settimane pari alla metà delle settimane (degli ultimi quattro anni) di contribuzione. I periodi contributivi che hanno portato all’erogazione di altre prestazioni di disoccupazione non vengono inclusi. Il lavoratori può richiederla entro l’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro per ottenerla immediatamente oppure, se presentata dal nono giorno in poi, dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda.
Con alcune eccezioni particolari legate a malattia, maternità, infortunio sul lavoro etc. L’importo è pari al 75% della retribuzione media con la somma che ogni mese, (dal terzo, quinto, sesto o settimo) sulla base di specifici requisiti, si riduce del 3%. Annualmente viene inoltre comunicato dall’Inps l’importo massimo che l’indennità può raggiungere: si attende dunque di conoscere quello del 2024. La NASpI è rivolta a apprendisti, soci lavoratori di cooperative, personale artistico e dipendenti a tempo determinato delle PA ed altre categorie a patto che siano tutti assunti con contratto di lavoro subordinato. Tra i requisiti richiesti vi sono almeno tredici settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.