Inps, in arrivo l’assegno di inclusione: tutto quello che serve sapere in merito a questo importante argomento, soprattutto se puoi riceverlo o meno
Addio Reddito di Cittadinanza, benvenuto Assegno di Inclusione. Un 2024 che è stato aperto con il botto. Lo strumento che ha sostituto il sussidio dello Stato. In queste ultime ore c’è stato un vero e proprio boom di richieste. I canali telematici dell’Inps, infatti, sono stati assaliti. Tanto è vero che si è superata già quota 340mila pratiche. Un numero che, con il passare dei giorni, sarà destinato sempre di più ad aumentare.
La metà degli ex percettori del reddito hanno fatto richiesta. Anche se, questo aiuto, potrà essere richiesto solamente da alcune categorie di cittadini. In particolar modo le persone con disabilità in possesso di determinati requisiti. A dire il vero le domande sono state già presentate nel mese di dicembre. Come confermato dal numero uno dell’Inps, Vincenzo Caridi, nel corso di una intervista al quotidiano “La Repubblica” per evitare un “click day”.
I beneficiari in questione non sono solamente coloro che ricevevano il Rdc, ma un gruppo ristretto di cittadini. Gli stessi che fanno parte di un reddito basso e che all’interno delle loro famiglie hanno: persone con disabilità, minori, over 60 e persone in carico ai servizi sociali.
Indennità di inclusione: non è altro che una integrazione al reddito familiare per aiutare determinati nuclei in condizione economica precaria e che abbiano al loro interno persone con disabilità, anziani, minori o altra condizione di fragilità. L’Adi viene erogato in una cifra che tende a cambiare secondo i parametri. Può arrivare fino a 6mila euro all’anno. Per il calcolo viene considerata una scala di equivalenza.
Come fare per poter presentare una domanda di assegno di inclusione? Il tutto è richiesto grazie ad una modalità telematiche all’INPS. Lo stesso che tende a riconoscerla e verifica il possesso di tutti i requisiti e le condizioni richieste. La richiesta può essere presentata attraverso i patronati ed i centri di assistenza fiscale (come i CAF) che stipulano una convenzione con la stessa Inps.
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