In un’intervista al ‘Corriere della Sera’ Luigi Sbarra (Cisl) parla di manovra e del rapporto tra il suo sindacato e la Cgil di Maurizio Landini.
La giornata di domani è chiave per la politica visto che è previsto la manovra in Cdm. Un passaggio di certo fondamentale per capire meglio come si muoverà il governo sulla legge di Bilancio. E il provvedimento è stato uno dei tanti argomenti affrontati da Luigi Sbarra, segretario della Cisl, in un’intervista al Corriere della Sera.
Sbarra al quotidiano ha confermato di aver “apprezzato il metodo utilizzato dal governo, poi naturalmente la manovra è assolutamente migliorabile. Nei giorni scorsi, per esempio, abbiamo chiesto un chiaro segnale sulle pensioni. Continua, inoltre, ad esserci un problema molto serio con l’inflazione. E abbiamo anche insistito per confermare la detassazione dei fringe benefit aziendali entro i 3mila euro oltre che estendere questa misura anche ai single“.
Il pensiero di Sbarra sul Superbonus
In questa intervista Sbarra si è soffermato anche sul Supoerbonus ed espresso un suo pensiero sulle parole di Giorgetti che ha evidenziato come questa misura faccia concorrenza sleale al Pnrr: “C’è un problema di offerta e bisogna lavorare tutti insieme per trovare una soluzione nuova. Altrimenti non si riesce a raggiungere l’obiettivo“.
“Per quanto riguarda il Superbonus c’è un altro rischio da risolvere – ha sottolineato ancora Sbarra – qui ci sono famiglie e imprese che hanno grosse difficoltà con i crediti incagliati, che non riescono a cedere. Se questo meccanismo non andrà avanti, il rischio è quello di scaricare tutto su lavoratori, imprese e famiglie e questo non va sicuramente bene”.
Il messaggio a Landini
Da parte di Sbarra un messaggio anche a Landini, da sempre critico con il metodo messo in campo dal governo sulla manovra: “Braccia aperte a tutti i sindacati. Siamo disponibili a ritrovarci in un cammino di strategia unitaria e costruire un fronte sindacale riformista che sfidi senza ideologia e pregiudizi sia il governo che il sistema delle imprese su un nuovo patto sociale. Se Landini è d’accordo, noi siamo pronti“.