La nuova Legge di Bilancio porterà delle evidenti novità per quanto riguarda l’Irpef e che prevederà tasse molto più alte per alcuni contribuenti
Nella Legge di Bilancio del 2025 c’è una parte molto importante che è dedicata all’aliquota Irpef, quindi il tasso fisso o variabile che viene imposto una quota fissa per calcolare il tributo destinato, appunto all’Irpef. La nuova proposta di Bilancio destinata al prossimo anno, in questo senso, presente delle importanti novità.
Uno studio condotto di recente dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, infatti, ha dimostrato che una specifica fascia di reddito è destinata a pagare un’aliquota ben più alta rispetto a quanto era prevedibile, in rapporto alle altre fasce. Il riferimento è a quella compresa tra chi ha un reddito dichiarato tra i 32mila e i 40mila euro.
Eppure, per il ministero dell’Economia, che ha capo il ministro Giancarlo Giorgetti, l’interpretazione portata avanti dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio, sarebbe forzata. Questa infatti non prendere in considerazione tutti i fattori in causa, ma solo il mero fattore economico, dando così in un risultato non veritiero.
Secondo il ministro dell’Economia, infatti, quest’analisi non considererebbe tutti i vantaggi fiscali che vanno presi in considerazione per quella stessa fascia. Per capire meglio, però, cosa cambia è interessante capire le varie condizioni che determinano le cifre che andranno pagate per chi rientra in quella fascia.
Per cominciare la prima modifica è determinata dal fatto che le aliquote Irpef diventano tre stabilmente e non quattro come prima. Queste saranno suddivise così: fino a 28mila euro aliquota al 23%, tra 28mila e 50mila euro aliquota al 35%, oltre i 50mila euro aliquota al 43%. L’Upb, al riguardo, reputa che così facendo si va a generare una struttura più complessa e penalizzante.
La tabella che l’Ufficio parlamentare di Bilancio offre nel documento metto in evidenza che nella fascia di reddito tra 32.000 e 40.000 euro l’aliquota marginale sale con la riforma al 56%. Nettamente superiore rispetto alle altre, con picchi che vanno dal circa +33% alla forbice minore che si aggira sul +12%.
Queste le aliquote delle altre fasce di reddito: fino a 15 mila euro; aliquota del 23%; tra i 15 mila e i 28 mila euro, aliquota del 32,15%; tra i 28 mila e i 32 mila euro, aliquota del 40,41%; tra i 40 mila e i 50 mila euro, aliquota del 43,68%; oltre i 50 mila euro, aliquota del 43%.
Una differenza a dir poco evidente che ha fatto scattare l’allarme nell’Ufficio parlamentare di Bilancio, ma anche tra i contribuenti appartenenti a quella fascia che rischiano di trovarsi costretti a pagare somme nettamente superiori rispetto agli anni precedenti, ma anche rispetto alle altre fasce di reddito.
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