In vista della dichiarazione dell’ISEE del 2025, e quindi delle giacenze medie da preparare, è necessario considerare anche le prepagate?
La giacenza media annua corrisponde all’importo medio delle somme a credito del cliente in un dato periodo ragguagliato ad un anno. Il valore della giacenza media annua è variabile e si determina dividendo la somma delle giacenze giornaliere per 365, senza prendere in considerazione il numero di giorni in cui il deposito (o il conto) risulta attivo.
Al momento del calcolo bisogna tenere in considerazione alcuni criteri come: in presenza di giacenza media negativa, bisogna inserire sempre il valore zero; per i conti in divisa estera il valore della giacenza media viene esposto secondo le regole previste per l’archivio dei rapporti finanziari; le informazioni della giacenza media annua vanno trasmesse per tutti i soggetti persone fisiche e non fisiche che siano titolari di una delle tipologie di rapporto sopra indicate.
La giacenza media dei conti correnti bancari e postali, inoltre, è fondamentale per il calcolo ISEE. In particolar modo, di grande rilevanza sono i c.d. estratti conto e il valore di alcuni titoli.
Per questo prima del calcolo per l’ISEE è necessario è andare a verificare i saldi e le giacenze medie dei depositi e conti correnti bancari e postali, così da poter avere un quadro chiaro e definitivo per poi proseguire con il calcolo.
Ai fini del controllo dei depositi e dei conti correnti è necessario prendere in considerazione anche le carte prepagate, sia con IBAN, sia senza. Per ognuna delle carte in possesso è necessario indicare il saldo al 31 dicembre dell’anno precedente e, quando disponibile, indicare anche la giacenza media annua.
Per ottenere la giacenza media delle carte prepagate bisogna prendere in considerazione entrambe le situazioni: sia quando queste sono dotate di IBAN, sia quelle invece che ne sono prive e, in tal senso, i procedimenti sono diversi. Di seguito le indicazioni per come fare.
Per le carte prepagate con IBAN bisogna considerare il fatto che queste sono assimilate ai conti correnti. Per questa ragione si può richiedere la giacenza media annua direttamente all’istituto che ha emesso in passato la carta. Sono molte, infatti, le banche che forniscono questo dato direttamente attraverso l’home banking oppure formalizzando una richiesta in filiale.
Le carte prepagate, invece, che non hanno un IBAN di corrispondenza hanno una prassi diversa. Anche in questo caso è necessario dichiarare il saldo al 31 dicembre e, se possibile, la giacenza media. Se questa, però, non viene fornita direttamente dagli istituti, bisogna calcolarla manualmente andando a sommare tutti i saldi giornalieri dell’anno e poi dividendo il totale per 365.
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