Dovete presentare l’ISEE per il 2025? Ecco quali sono i documenti che servono, la sua funzione e come poterlo calcolare
Spesso vi siete imbattuti nell’ISEE, ma non avete idea di che cosa sia? Questa guida vi servirà proprio per comprendere la sua utilità, perché è così importante e come avviene il suo calcolo. Procediamo, però, per ordine e introduciamoci pian piano in questo piccolo mondo. Per ISEE noi intendiamo l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
Si tratta di un documento vero e proprio, ma fondamentale a tutte quelle famiglie italiane che hanno necessità di determinare la propria situazione reddituale. Questa fa riferimento alla composizione del nucleo familiare ed è necessaria per poter fruire di alcuni servizi, ogni genere di sostegno o di bonus.
Può essere serenamente definito come la carta di identità economica del nucleo familiare delle famiglie italiane e, quindi, di tutte le persone che sono riportate in quello che viene comunemente chiamato ‘stato di famiglia’. Per comprendere meglio: tutti coloro i quali risultano essere coabitanti presso una determinata abitazione.
Non misura la ricchezza di una famiglia, e quindi non corrisponde mai ad una semplice e fredda somma di numeri. L‘ISEE è il risultato ponderato di un intreccio di variabili matematiche e non matematiche. Lo stesso livello di ricchezza, quindi, associato a due famiglie differenti produrrà dei risultati diversi.
Le modifiche previste dalla Legge di Bilancio per il 2025 sull’ISEE hanno come obiettivo di rendere il sistema più equo, così da poter rispettare le nuove esigenze delle famiglie. Sono molte le novità, tra le quali anche l’esclusione dell’Assegno Unico Universale dal calcolo. Viste anche le modifiche del mercato del lavoro, saranno inclusi anche i redditi che provengono dalle attività online.
Ma come si può richiedere l’ISEE nel 2025? Servono ovviamente alcuni documenti. All’INPS, oppure al CAF (Centro di Assistenza Fiscale), bisognerà presentare Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) che comprende: i dati anagrafici (documento d’identità e codice fiscale di tutti i membri della famiglia); i redditi (Certificazione Unica – CU – e Modello 730/Redditi per il 2023; il patrimonio mobiliare (gli estratti conto bancari e investimenti); il patrimonio immobiliare (visure catastali e documenti relativi a proprietà immobiliari).
Un ulteriore dato cruciale per calcolare l’ISEE è: la giacenza media. Questa corrisponde alla media dei saldi giornalieri del conto bancario nell’arco di un anno. Per calcolarla è richiesto: raccogliere gli estratti conto dell’anno 2023, la somma dei saldi giornalieri e la divisione per 365 per ottenere la giacenza media annuale.
La validità dell’ISEE è annuale e, nel caso di cambiamenti significativi nella situazione economica della famiglia, questo va ovviamente modificato. Il suo calcolo è basato sui redditi e patrimoni di due anni prima. Questo significa che l’ISEE 2025, che avrà scadenza al 31 dicembre 2025, calcolerà sul 2023.
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