Conoscete le franchigie da applicare nel calcolo ISEE? Vediamo quali sono e come procedere con il calcolo durante la compilazione della DSU.
L’INPS ha comunicato che l’unico ISEE ormai considerato valido per richiedere le prestazioni è quello 2024. Chi non ha ancora effettuato il calcolo deve procedere in fretta o perderà molti soldi.
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente stabilisce la situazione patrimoniale e reddituale delle famiglie e ne attribuisce un valore. Questo sarà fondamentale per capire quali prestazioni ottenere e quale sarà l’importo spettante. Per procedere con il calcolo il contribuente può rivolgersi ai CAF – servirà un appuntamento e c’è il rischio che essendo oberati di lavoro si debbano attendere diverse settimane – oppure utilizzare la Dichiarazione Sostitutiva Unica precompilata a disposizione nel portale dell’INPS.
Entrando con le credenziali digitali si potrà controllare, compilare, modificare la DSU e poi inviarla per ricevere in pochi giorni il valore ISEE della propria famiglia. Ricordiamo che l’Indicatore considera tutti i redditi del nucleo familiare, le entrate di ogni singolo componente – anche minorenne. Con riferimento ai redditi avete mai sentito parlare di franchigie? Si applicano proprio sui redditi da lavoro o pensione ma occorre procedere in prima persona o sarà l’INPS ad occuparsene?
La franchigia applicata per il calcolo ISEE dipende dalla tipologia di reddito che il contribuente indica nella Dichiarazione Sostitutiva Unica. Nella percentuale del 20% si applica fino ad un massimo di 3 mila euro con riferimento ai redditi da lavoro dipendente o assimilati e per ogni reddito del singolo componente del nucleo familiare. In caso di redditi da lavoro autonomo, invece, non viene applicata alcuna franchigia.
Per quanto riguarda i redditi da pensione la franchigia sarà sempre pari al 20% ma con un massimale di mille euro per ogni membro pensionato del nucleo familiare. Nel calcolo ISEE, poi, ci sono altre franchigie riguardanti la situazione familiare e non il reddito.
Citiamo la franchigia di 7 mila euro per l’affitto della casa, 4 mila euro per ogni componente con disabilità media (5.500 euro se minorenne), 5.500 euro per ogni componente con disabilità grave (7.500 euro se minorenne) e 7 mila euro se non autosufficiente (9.500 euro se minorenne).
Sarà l’INPS ad occuparsi del conteggio delle franchigie. La formula di calcolo che si può usare per stabilire il valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente considerando le franchigie precedentemente citate è
ISEE= (totale dei redditi al netto delle spese e delle franchigie previste) + [20% (somma dei patrimoni al netto delle franchigie)]/parametro della scala di equivalenza.
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