La necessità di semplificare il rapporto con i servizi della Pubblica Amministrazione ha portato all’identità digitale, che si è concretizzata in una serie di strumenti a oggi molto utilizzati
Con la fine del 2023 è arrivato anche l’annuncio relativo all’IT Wallet, Grazie a questo strumento sarà possibile digitalizzare e portare con sé i documenti in maniera semplice e sicura.
Ci siamo, la tecnologia è arrivata anche nelle tasche degli italiani. Si, perché nel 2024 arriva l’IT Wallet, ossia un vero e proprio portafoglio elettronico. Infatti questo nuovo strumento a disposizione dei cittadini può essere considerato un contenitore per conservare le versioni digitali dei documenti come quello di identità, patente, tessera sanitaria e carta di disabilità, con l’obiettivo di servire anche per tutte le funzioni legate alla Pubblica Amministrazione ma non solo.
Quindi non mira a sostituire le identità digitali, quali SPID e CIE, ma a custodirle insieme ad altri documenti digitalizzati. Lo scopo è garantire un’ autenticazione sicura e anche per questo prevederà due soluzioni di portafoglio digitale, IT-Wallet pubblico e IT-Wallet privato, e diverrà il terzo strumento per l’identità digitale (dopo SPID e CIE per ) oltre che un unico riferimento centrale per i documenti.
In effetti ancora non è chiaro come funzionerà questo nuovo strumento, perché sono pochissimi ad averlo testato, dovrebbe essere incluso all’interno dell’App IO, a cui si accede sempre con Spid o Cie, programma open source sviluppato e gestito dalla società pubblica PagoPA S.p.A. L’uso dell’IT Wallet non è obbligatorio, ma di fatto potrebbe diventarlo se servirà per accedere a servizi indispensabili. Non è chiaro neanche che fine farà lo spid, comunque il Sottosegretario Butti, a febbraio 2023, aveva ribadito l’intenzione di voler trovare una soluzione condivisa che non disperda “l’esperienza e il patrimonio innovativo dello SPID”, ma consenta a chiunque di “poter custodire su uno smartphone tutti i documenti per relazionarsi con la PA ed essere riconosciuto”, per semplificare la vita ai cittadini e alle imprese, cosa che “oggi con tre identità Digitali non è possibile”.
Le previsioni di utilizzo sono ottimistiche, infatti l’applicazione del PNRR in materia di identità digitale prevede che entro il 2025, 42,5 milioni di cittadini siano in possesso di questo strumento. Obiettivo possibile, alla luce dei 36,4 milioni che posseggono lo Spid e dei 39,3 milioni che hanno la Cie. Inoltre, Vincenzo Fortunato, del comitato interministeriale per la transizione digitale, ha annunciato che “a gennaio-febbraio sarà pronto e pubblicizzato il wallet. Avrà all’interno la carta di identità elettronica ma anche tessera sanitaria digitale, licenza di guida, carta europea della disabilità”. Questo strumento permetterà all’Italia di avere così il suo portafoglio per l’identità digitale e di essere conforme al più ampio piano per dare origine al “European Digital Identity Wallet”, il portafoglio digitale europeo, previsto entro il 2026.
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