Il calcolo della pensione cambia con una nuova modalità che porterà a variazioni anche relativamente all’importo finale.
Questa novità vale sia per i dipendenti che per chi fa parte della gestione separata. Il sistema contributivo prevede tre opzioni differenti ovvero: retributivo, misto o contributivo (quindi il modello base). A ogni condizione saranno applicati metodi specifici.
Va ricordato inoltre che coloro che sono iscritti al Fondo pensione dei lavoratori dipendenti dell’AGO spettano modalità di calcolo ancora diverse perché tutto dipende dall’anzianità contributiva. I sistemi per calcolare la pensione sono quindi tre e vanno a determinare propriamente quale sarà l’importo che si riceverà al momento dell’uscita dal mercato del lavoro.
Pensione: come avere un calcolo reale dell’importo
Per arrivare a comprendere in anticipo la cifra ci sono quindi le opzioni:
- Calcolo contributivo basato sui contributi presenti che annualmente vengono rivalutati e, con una serie di altri valori come i coefficienti, vanno a determinare l’importo finale.
- Calcolo retributivo ovvero quello di tipo reddituale che si basa sulle settimane di contributi maturati nel tempo.
- Calcolo misto quando si prendono in considerazione l’uno e l’altro con un sistema che al momento vige presso le casse professionali.
Per coloro che desiderano comprendere in anticipo quale sarà il pensionamento ovvero l’importo spettante è possibile farlo direttamente dall’estratto contributivo. In questo documento si trovano tutti gli elementi utili come ad esempio i contributi diretti e quelli relativi alle gestioni separate come dipendenti pubblici, AGO ecc, i contributi che sono volontari per un periodo (ad esempio riscatto di laurea), il ricongiungimento e tutto ciò che può risultare utile in questo senso.
Per poter avere un quadro chiaro basta accedere alla pagina dal sito internet dell’INPS, quindi visualizzare “Estratto conto” all’interno del “Fascicolo previdenziale del cittadino”. Attenzione, le pensioni non sono riportate tutte insieme, avranno infatti caselle differenti in base alla gestione in cui è stato versato il tutto.
Nell’estratto conto ci sono i contributi versati in due colonne diverse perché una parte è quella che effettivamente dà diritto all’importo e poi c’è un’altra colonna chiamata al calcolo che invece riporta quelli per la pensione. Nello specifico quindi mentre i primi sono tutti quelli fondamentali per il diritto alla pensione ovvero per far scattare gli anni di pensionamento, i secondi sono quelli da considerare per il calcolo economico. In base a questi è possibile ricavare l’import, sono da non confondere perché il valore della seconda tabella potrebbe essere inferiore a quanto in realtà ci si aspettava.