L’economista francese, docente pressò l’Università della California, ha parlato in un’intervista concessa al Corriere della Sera
Sui taccuini de Il Corriere della Sera è intervenuto Pierre-Oliver Gourinchas, economista francese. Al momento lavora presso l’Università della California dove dirige il Clausen Center for International Business and Policy. Nell’intervista ha parlato dell’inflazione e del fondo monetario presente, con uno sguardo anche e soprattutto alla situazione dell’Italia. L’inflazione è scesa ma resta alta. Ciò non significa che la politica di bilancio possa aiutare qualora fosse un po’ più restrittiva: “È complicato dire che uno vuole avere una politica di bilancio restrittiva per l’inflazione — risponde il capo economista del Fondo monetario internazionale Pierre-Olivier Gourinchas -. Cè già una
banca centrale per quello. Ma esiste una ragione per cui la politica di bilancio ora dovrebbe essere consolidamento. I livelli di debito sono aumentati, bisogna ricostruire del margini. Non è il momento di spendere per sostenere l’attività. L’inflazione sta scendendo e la politica di bilancio non dovrebbe essere d’intralcio“.
A preoccupare di più Gourinchas è altro: “Sono gli Stati Uniti. Lì il deficit di bilancio è piuttosto elevato nel 2023 e in proiezione nel 2024. Questo potrebbe complicare il percorso di disinflazione e richiederebbe un inasprimento del tassi. E poiché i mercati dei titoli pubblici e la politica monetaria degli Stati Uniti sono fondamentali per il resto del mondo, non se ne possono ignorare gli effetti sugli altri Paesi“.
La situazione dell’Italia
A detta sua, l’Italia ha avuto un forte primo trimestre dell’anno. Poi un rallentamento generale dei servizi ha avuto un forte impatto sul settore delle costruzioni. Il suo consiglio principale, quindi, è quello di concentrarsi sulla crescita a medio termine per sistemare il ribasso dell’Italia e per ricreare spazio fiscale. Ha infatti rivelato che si sarebbe aspettato un aggiustamento fiscale più rapido, visto che il saldo primario strutturale di bilancio non è abbastanza in crescita. Ha affermato di essere preoccupato da questa situazione e per quanto riguarda le proposte, per esempio, di tagli alle tasse. Non è la strada giusta.
In riguardo, invece, alle riforme del Piano nazionale di ripresa (Pnrr), sostiene che ci sono grandi opportunità e dei fondi europei che devono essere necessariamente impiegati. Spera ci sia un maggiore impegno su questo punto, che non deve essere utilizzato solo per stimolare la domanda, ma per iniziare un sistema di crescita più sostenibile. Gourinchas si è detto poi in accordo con il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, che vorrebbe rendere più stringente la legge di bilancio presentata di recente. È quanto infatti hanno consigliato alle autorità francesi, e lo stesso può valere anche per l’Italia.