I titolari della legge 104 non devono sostenere diverse tasse. L’elenco aggiornato ad aprile chiarisce quando è applicata l’esenzione.
La legislazione italiana tutela da sempre le fasce più deboli della popolazione. In questo scenario si inseriscono i titolari della legge 104 che hanno la possibilità di accedere a delle esenzioni riconosciute per il loro stato di handicap.
La legge 104 si pone lo scopo di garantire una tutela tangibile alle persone con handicap. Le agevolazioni spaziano dal diritto alla cura e all’assistenza a veri e propri benefici dal punto di vista lavorativo e fiscale. Per dare un importante sostegno alle persone disabili ci sono anche le detrazioni fiscali. Per loro sono previste delle esenzioni particolari dal versamento di imposte e tasse: vediamole insieme.
Le esenzioni dal pagamento delle tasse previste dalla legge 104 mirano a tutelare i titolari della legge, concedendo a loro le stesse possibilità offerte alla generalità dei cittadini. Non bisogna erroneamente pensare che i titolari della legge 104 non versano quindi tributi previsti dalla normativa.
In generale l’esenzioni da poter richiedere sono tre: quella sulla Tari, sull’automobile e sull’Università e scuola al ricorrere di specifici requisiti. Prima di addentrarci nei dettagli bisogna sottolineare che, a livello comunale, potrebbero esserci altre esenzioni attive solo localmente.
Sulla tassa sui rifiuti non c’è un piano a livello nazionale che prevede esenzione totale o parziale del pagamento per chi ha la legge 104. Tuttavia tanti comuni hanno approvato delle delibere che prevedono l’esenzione. Per questo motivo bisogna fare riferimento al regolamento comunale.
Sull’imu, invece, l’esenzione scatta solo se il soggetto anziano o disabile è proprietario di un immobile ma ha la residenza in una struttura di ricovero sanitario in maniera permanente. L’esenzione sul bollo auto non è riconosciuta a tutti i titolari della legge 104. Questa è un’agevolazione utile a colmare la ridotta mobilità di alcune persone.
Spetta, ad esempio, a chi ha una grave disabilità visiva o uditiva, a chi ha subito amputazioni o a chi ha una limitata o assente capacità motoria. Per avere la certezza di avere diritto all’esenzione è fondamentale consultare il verbale rilasciato dalla Commissione Medica per la verifica dello stato di handicap.
Sul piano accademico, ci sono esenzioni sia per la scuola secondaria che per l’università. Sulla scuola secondaria si segnalano esenzioni per le tasse del quarto e quinto anno di superiori per gli alunni ciechi che appartengono a famiglie disagiate e ai titolari della legge con gravità.
Medesimo discorso anche sulle tasse universitarie, anche se va precisato che ogni Ateneo ha un regolamento interno. Ad ogni modo, il DL 68 del 2012 prevede esoneri dal pagamento delle tasse universitarie per gli studenti con percentuale di invalidità non inferiore al 66%. Qui non si segnalano limiti ISEE.
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