Dati e numeri che fanno presagire situazioni importanti, anche perché il Pil del Belpaese cresce di un ulteriore 0,2% rispetto ai tedeschi
Una marcia inarrestabile e continua. Anzi senza sosta, si direbbe. L’Italia sembra stia diventando la locomotiva d’Europa, almeno se si mettono a paragone nazioni come la Germania, soprattutto, ma anche e in parte la Francia.
Un’economia che continua a marciare in modo incredibile, nonostante nel secondo trimestre l’andamento è stato leggermente più lento almeno rispetto al primo, ma il Pil di + 0,2% spinge i dati verso l’altro andando a ritoccare di un punto l’accelerata che c’era stata nei tre mesi precedenti.
Nonostante il piccolo freno e la leggera frenata, la crescita è stata costante e avanza nei primi quattro mesi dell’anno, ed è su questo che ci si deve focalizzare e avere un interesse per guardare con un certo ottimismo da qui ai prossimi mesi. E tutto è completamente diverso dal calo che ha avuto la Germania, ad esempio, con un meno dello 0,1% che consente ugualmente di avere un Pil di un certo rilievo a livello europeo, che si attesta allo 0,3%.
Si tratta appena di una stima preliminare quella che è stata rilanciata e diffusa dall’Istat ma è un dato che fa ben sperare, soprattutto per una crescita che l’Italia potrebbe avere nei prossimi due trimestri addirittura, anche perché si parte da un numero dello 0,7% che rappresenta la crescita acquisita da gennaio, e non è proprio da sottovalutare.
Per questo è il caso di dire che l’Italia batte la Germania sotto tanti punti di vista, una cosa che non accadeva da anni, soprattutto negli ultimi tre o quattro, con i tedeschi che, in un certo senso, l’hanno fatta sempre da padroni.
L’Istat, che mette un po’ le mani avanti e dice di non esaltarsi troppo, ha diramato dei numeri per cui non si può non essere fiduciosi. Per prima cosa, fanno sapere, c’è “la continuità della fase di espansione congiunturale” che non era così nelle previsioni, quindi è un dato da prendere in grande considerazione. Insomma, bisogna esultare, ma moderatamente e sempre con giudizio.
Il Governo punta, e sostiene, che si è vicini alla crescita costante con il traguardo dell’1% fisso, come aveva pronosticato e auguratosi la stessa Meloni.
Per Confesercenti l’andamento positivo della stagione turistica potrebbe alzare ancora di più il Pil, per Confcommercio e per Confindustria pure, ma c’è da aspettare, vedere e valutare. Ma i dati non mentono e parlano in modo piuttosto chiaro.
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