Nel Milleproroghe sono state inserite tante novità, soprattutto per quel che riguarda le tasse sulle macchine a benzina e gasolio, più basse per le elettriche
Novità importanti e dell’ultimo momento. La manovra di fine anno dà una bella e imponente stretta su diverse situazioni, in particolar modo sulle auto, e sarà pure retroattiva. Cosa, questa, che non ha trovato grandissimi appoggi.
La decisione è stata presa e anche votata dalla maggior parte dei deputati. Ci saranno tasse più alte per chi possiede e va in giro con auto a benzina e gasolio, mentre saranno decisamente più basse per le macchine elettriche che sono state assegnate ai dipendenti.
E tutto sarà così suddiviso, con la Manovra per le auto elettriche cambierà il modo di tassarle che passerà al 10% nel 2025, per quelle Plug-in al 20% mentre per tutte le altre alimentazioni si arriverà al 50%. La maggior parte dei veicoli a uso promiscuo, ovvero quelli nella fascia di emissioni 61-160 gr/km, passeranno quindi dal 30% a un coefficiente fiscale del 50%.
Non si tratta di una stretta anti-evasione ma incide comunque sui lavoratori la revisione del calcolo della base imponibile Irpef generata dal vedersi assegnata una automobile aziendale come fringe benefit. Già oggi, lavoratore e azienda devono conteggiare nel reddito imponibile in modo forfetario la vettura assegnata a uso promiscuo.
La novità è una ridistribuzione dei pesi di questo calcolo per andare a gravare maggiormente sulle auto a motore termico, privilegiando invece le ibride e ancor più le elettriche.
L’intervento, infatti, rientra nell’ambito della revisione dei sussidi dannosi per l’ambiente. In sostanza, alla base di calcolo (la percorrenza chilometrica convenzionalmente fissata in 15mila chilometri per il valore di esercizio determinato dall’Aci) si applica una percentuale unica del 50%, ridotta al 20% in caso di assegnazione di veicoli elettrici plug-in ibridi e al 10% in caso di attribuzione di veicoli elettrici a batteria.
Calcola il Sole24Ore che per un dipendente con auto a diesel o benzina un fringe benefit potrebbe salire nell’ordine di 1.600 euro, mentre per una elettrica si ridurrebbe di oltre mille euro (rientrando per altro nella soglia di esenzione). Lo Stato conta di incassare 25 milioni quest’anno e poi a salire fino a circa 120 milioni nel 2027-2028.
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