I pagamenti cashless continuano a crescere inesorabilmente in tutta Italia e la moneta digitale viene oramai scelta per regolarizzare un acquisto da nove italiani su dieci
L’abitudine sta radicalmente cambiando nel nostro paese. Nel 2023 infatti le transazioni senza contanti sono aumentate del 35,5%, mentre lo scontrino medio cashless è di 37 euro, in calo dell’8,1% rispetto all’anno precedente, segno di una crescente propensione a pagare con carta anche piccoli importi. E’ il dato che emerge da una recente ricerca condotta da Bankitalia, secondo la quale la spinta decisiva alla transazione elettronica è arrivata con la pandemia.
Un fenomeno in forte crescita soprattutto tra i giovani più abituati a maneggiare bancomat o pagamenti via contacless. Il 90% dei giovani possiede una carta di credito, di debito o prepagata. Il report di Banca d’Italia conferma la crescita impressa ai pagamenti digitali dalla pandemia e dall’evoluzione della normativa che ha recentemente rafforzato l’obbligo di accettazione dei pagamenti con carte.
Un cambiamento inarrestabile
Oramai si tratta di un processo irreversibile. Il pagamento con la moneta elettronica tramite bancomat, carta di credito o wallet, è definitivamente entrato nell’uso comune degli italiani. Sono soprattutto i giovani a trainare il cambiamento, molto più pronti, ricettivi e smart nell’utilizzare tutti io sistemi di pagamento digitale a disposizione. La pandemia ha indubbiamente accelerato il passaggio, questo è quanto emerso da uno studio condotto dalla Banca centrale italiana, il 90% dei giovani utilizza una carta di credito, di debito o prepagata e il 75% ha un conto corrente. La ricerca ha visto coinvolto un campione di 5.400 giovani con un’età media di 26 anni di cui il 45% residente al Nord, il 19% al Centro, il 25% al Sud e l’11% nelle Isole dove, anche se in misura minore, aumenta il ricorso ai pagamenti digitali. Soltanto in un anno il transato con strumenti di pagamento digitale in Italia è cresciuto a doppia cifra, sfiorando i 400 miliardi di euro (pari al 40% dei consumi), un valore che include sia i pagamenti basati su carte e wallet (390 miliardi di euro, in crescita del +18% rispetto al 2021), sia i pagamenti basati su conto (7 miliardi di euro di transato).
Ecco chi sceglie l’elettronico
Nel 2023 pagamenti digitali sono in aumento tra i professionisti, come agenti immobiliari e avvocati. Costante la crescita nei settori horeca come i caffè e ristoranti, fast food, bar e club, e retail cioè tabaccherie, edicole, cosmesi. Sono solo alcuni dei risultati dell’Osservatorio Città Cashless di SumUp, che hanno confermato come quello dell’anno appena trascorso sia un trend positivo che coinvolge tutte le province italiane, da Nord a Sud: le tre più cashless sono Bolzano (+58,8%), Modena (+57,5%) e Venezia (+53,2%), mentre lo scontrino medio più basso d’Italia si registra nella provincia Sud Sardegna (29,8 euro). Il rovescio della medaglia però è costituito dall’aumento delle truffe informatiche e dei correlati ricorsi all’arbitro bancario finanziario e ovviamente alla giustizia ordinaria. La possibilità di vedersi sottratti dei soldi tramite delle truffe online è cresciuta in maniera esponenziale con la diffusione del pagamento elettronico. La Banca d’Italia ha emanato una comunicazione dove si legge che, “in caso di disconoscimento del pagamento da parte del cliente, la banca ha l’obbligo di rimborsare tempestivamente l’importo dell’operazione non autorizzata, senza pretendere un’immediata denuncia del correntista all’Autorità giudiziaria”, una possibilità importante per il cittadino di continuare a sentirsi garantito anche in occasioni di truffe online.