In periodi di difficoltà finanziaria, la sospensione del mutuo può rappresentare un sollievo importante per le famiglie italiane. Ecco i casi previsti
In Italia, la durata dei mutui varia da 5 a 40 anni, con la maggior parte dei prestiti che prevedono piani di rimborso superiori ai 15 anni.
Durante questi lunghi periodi, è comune che possano sorgere delle necessità di sospendere le rate. Tuttavia, non tutte le ragioni sono valide per chiedere alla banca di bloccare temporaneamente i pagamenti. L’accesso alla sospensione del mutuo, noto anche come fondo di solidarietà Gasparrini, è previsto solo in alcuni casi. Ecco quali.
In periodi di difficoltà finanziaria, la sospensione del mutuo può rappresentare un sollievo importante per le famiglie italiane, offrendo loro la possibilità di affrontare le difficoltà economiche senza dover preoccuparsi del pagamento delle rate del mutuo.
Mutui 2024: come sospendere il pagamento
L’accesso alla sospensione del mutuo è prevista in caso di licenziamento o riduzione dell’orario di lavoro del titolare del prestito. E solo se il mutuo è stato contratto per l’acquisto della prima casa. La durata della sospensione del mutuo varia in base alla durata della sospensione dell’attività lavorativa. Si possono distinguere tre casi principali.
Sospensione di 6 mesi delle rate del mutuo: concessa a chi è sospeso dall’attività lavorativa per un periodo minimo di 30 giorni e massimo di 150 giorni lavorativi. Sospensione fino a 12 mesi, se la sospensione del lavoro dura dai 151 giorni ai 302 giorni lavorativi e sospensione fino a 18 mesi nel caso in cui la sospensione dal lavoro superi i 303 giorni. Per poter beneficiare della sospensione del mutuo, è necessario avere un Isee non superiore a 30.000 euro e il prestito non deve superare i 250.000 euro.
La sospensione non riguarda l’intera rata del mutuo, ma solo una parte: la quota di capitale e il 50% degli interessi gravanti sul debito. Il restante 50% degli interessi rimane a carico del mutuatario.
Per presentare la domanda di sospensione del mutuo, è necessario rivolgersi alla banca presso la quale è in corso il pagamento delle rate del mutuo e presentare la documentazione relativa alla propria situazione lavorativa. Questa documentazione varia a seconda della causa della sospensione, che può essere un licenziamento, una riduzione dell’orario di lavoro o una sospensione per motivi di salute.
In caso di licenziamento, è necessario allegare la lettera di licenziamento o la documentazione che attesti le dimissioni per giusta causa. In caso di riduzione dell’orario di lavoro, bisogna fornire la documentazione che attesti la riduzione e il numero di giorni lavorativi consecutivi interessati. Mentre in caso di sospensione per motivi di salute, occorre presentare un certificato rilasciato dall’Asl che attesti l’invalidità almeno dell’80%. È importante sapere che la sospensione del mutuo non comporta costi aggiuntivi per il richiedente, né commissioni da parte della banca. Una volta presentata la domanda, la Consap, entro 15 giorni, comunica l’esito dell’istruttoria alla banca.