Nel 2025 saliranno gli importi della Naspi, l’indennità erogata dall’Inps ai lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro.
Sono attese delle novità a partire dal prossimo anno per i percettori della Naspi, l’indennità di disoccupazione che può essere richiesta dai lavoratori con contratto subordinato che hanno perso involontariamente l’impiego.
Le novità in questione riguardano gli importi che nel 2025 saliranno, una buona notizia, dunque, per chi percepisce l’indennità. Inoltre, è stato già annunciato che i beneficiari della Naspi, così come quelli della Dis-Coll, rivolta ai collaboratori coordinati e continuativi, verranno inseriti in automatico nel nuovo sistema di politiche attive che permette di facilitare il percorso per trovare un nuovo impiego.
Nelle scorse settimane, il ministro del Lavoro, Marina Calderone, ha annunciato una grande novità per i percettori di Napi e Dis-Coll. Durante un’intervista rilasciata alla redazione de Il Sole 24, la ministra ha spiegato che chi beneficia delle due indennità entrerà automaticamente nella piattaforma Siisl, il sistema per l’inclusione sociale e lavorativa che sfrutta anche l’Intelligenza Artificiale per migliorare l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro.
Oltre all’inserimento nella piattaforma, arriveranno degli aggiornamenti sugli importi dell’indennità nel 2025. Come ogni anno, difatti, l’importo massimo della Naspi verrà aggiornato dall’Inps tenendo conto della variazione dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati rilevata durante i 12 mesi precedenti. Lo scorso anno, l’istituto di previdenza sociale ha comunicato che l’importo massimo erogabile era pari a 1.550,42 euro, cifra che salirà nel 2025.
Tenendo conto degli ultimi tassi rilevati, l’importo massimo dell’indennità non dovrebbe subire particolari modifiche, si parla di aumento di pochi euro. Come precisato, la cifra indicata è il massimo che può essere erogata dall’Inps: gli importi della Naspi mensili, difatti, vengono calcolati considerando la retribuzione media mensile del richiedente negli ultimi quattro anni, nel dettaglio sarà corrisposta una cifra pari al 75% della retribuzione media mensile che non potrà superare il massimo stabilito.
A partire dalla sesta mensilità, l’importo viene ridotto ogni mese del 3%, mentre per i beneficiari che hanno compiuto i 55 anni di età la riduzione scatterà dall’ottava mensilità in poi. Per quanto riguarda la durata, l’indennità viene corrisposta per un numero di settimane pari alla metà di quelle di contribuzione degli ultimi quattro anni e, trattandosi di un sostegno economico, non è prevista l’erogazione della tredicesima, come accade anche per l’Assegno di Inclusione.
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