Nuove ipotesi vedono una possibile estensione dei termini di adesione alla rottamazione delle cartelle: il pagamento nel Milleproroghe.
Attualmente non vi sono certezze, ma diverse speranze. L’iter di conversione in legge del Milleproroghe, infatti, potrebbe portare con sé un’estensione dei termini per la Rottamazione quater.
Alla maggioranza troviamo la presentazione di un nuovissimo emendamento volto a prolungare i termini di versamento, dopo quella concessa dal decreto Anticipi, che ha posticipato la seconda scadenza della Rottamazione Quater fino al 18 dicembre. Ad oggi si sta considerando la possibilità di una ulteriore proroga e di riaprire la definizione agevolata per coloro che, dopo aver aderito al programma, avevano interrotto il pagamento delle rate.
L’ipotesi di una nuova finestra per la Rottamazione Quater è stata messa sul tavolo del governo italiano, con l’obiettivo di offrire un’opportunità aggiuntiva ai contribuenti che potrebbero avere riscontrato difficoltà nel rispettare gli impegni di pagamento. La proposta prevede la possibilità di rientrare nel programma saldando gli arretrati. Coloro che avevano aderito al programma ma avevano interrotto il pagamento delle rate potrebbero beneficiare di questa nuova opportunità, consentendo loro di regolarizzare la propria posizione finanziaria.
Rottamazione Quater: possibile estensione con il Milleproroghe, cambiamenti e riapertura dei termini
Entrando nel dettaglio, l’idea attualmente allo studio prevede di concedere un’estensione dei termini fino al 28 febbraio per il pagamento delle prime due rate, originariamente scadute il 31 ottobre e il 30 novembre 2023. La normativa, infatti stabilisce che i benefici della definizione agevolata vengano meno in caso di omesso, insufficiente o tardivo pagamento, con una temporanea sospensione delle sanzioni e degli interessi di mora.
Conti alla mano, attualmente sono circa tre milioni i contribuenti che hanno fatto domanda per la rottamazione quater, offrendo la possibilità di pagare in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2023 o in massimo 18 rate consecutive. Le prime due rate, le più consistenti, rappresentano il 10% dell’intero importo, mentre le rate successive hanno scadenze fissate per il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno.
Parallelamente a questa possibile estensione, il Governo sta esaminando una serie di emendamenti, presentati da partiti come Fi, Lega e Iv, che chiedono una proroga fino al 31 marzo 2024 per completare la regolarizzazione prevista dal ravvedimento speciale sulle dichiarazioni dei redditi.
Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato l’obiettivo di instaurare una collaborazione più stretta con i cittadini attraverso una riforma fiscale, considerando le sfide economiche in corso. Non ci resta che attendere la decisione che verrà presa a seguito delle prossime riunioni tra Governo e maggioranza.