Il ministro Pichetto Fratin in un’intervista a ‘La Repubblica’ conferma la disponibilità dell’Italia al nucleare, ma questo deve avvenire ad una sola condizione.
Il ministro Pichetto Fratin apre al nucleare, ma questo non significa che l’Italia costruirà nuove centrali. “Lo Stato non realizzerà reattori – spiega il titolare dell’Ambiente a La Repubblica – saranno eventualmente i distretti industriali o le singole aziende a dotarsi di piccoli reattori. Noi saremo solamente un soggetto regolatore“.
Pichetto Fratin conferma che l’Italia è allineata “all’Unione Europa per quanto riguarda l’uscita dai fossili, ma partecipiamo attivamente alla discussione. Noi dipendiamo ancora in parte dai fossili e, quindi, ci attendiamo dei percorsi di transizione per le imprese altamente energivore, magari adottando nuove tecnologie“.
“Arriveremo a creare ancora più parchi eolici”
L’Italia dice sì a triplicare le rinnovabili installate entro il 2030. “E’ un obiettivo già presente nel nostro piano – spiega Pichetto Fratin – abbiamo sicuramente un territorio molto particolare e quindi dobbiamo mettere in campo una serie di cautele per trovare il giusto percorso e non rovinare il nostro Paese, ma sono certo che ci arriveremo“.
Ora l’obiettivo è quello di snellire le procedure per trovare le aree idonee: “Ho chiuso il confronto con le Regioni e nelle prossime settimane pubblicheremo il decreto“.
“L’Italia avrà un ruolo centrale”
Pichetto Fratin conferma che l’Italia “nei prossimi trent’anni avrà un ruolo diverso rispetto al passato e molto più centrale. Il gas, infatti, arriverà da Sud a Nord e toccherà a noi fornirlo a Paesi come Austria, Germania e Ungheria. Questo significa che dobbiamo incrementare con il piano RePowerEu i nostri gasdotti”.